Il successo di Second Life ci fa capire che l’idea di vivere un’identità virtuale, lontana da quella che ci appartiene nella vita consueta di ogni giorno, è un qualcosa che stimola molto la fantasia degli utenti di Internet.
Ad essere coinvolti dalla possibilità di avere un alter ego virtuale non sono solo gli adulti, ma anche gli adolescenti, i quali, essendo alla ricerca di una loro identità personale, sono attratti dal poter sperimentare, anche se solo virtualmente, nuove prospettive del loro modo di essere.
Stardoll è un mondo virtuale con intenti ludici che segue la scia di Second Life, pensato e realizzato appositamente per le ragazzine, che possono agire nella loro vita parallela attraverso un avatar sotto forma di bambola.
Nel mondo di Stardoll le protagoniste possono fare shopping, vestirsi seguendo i dettami della moda, relazionarsi con ospiti e amici e concorrere con le altre ragazze per diventare cover girl.
Nella vasta gamma di possibilità di scelta per creare il proprio avatar le adolescenti possono farsi rappresentare anche da alcune celebrità, mediante forme di identificazione sulle quali di certo i genitori dovrebbero vigilare, considerando i possibili risvolti psicologici suscitati, visto che fra i quasi sette milioni di utenti di Stardoll sono comprese anche bambine intorno ai sette anni.
I personaggi creati dagli utenti possono essere salvati in un apposito album, stampati oppure essere oggetto di condivisione.