Starlink a 10 euro al mese in Italia: la proposta di Elon Musk a Giorgia Meloni

Elon Musk punta sull'Italia e propone al Governo un progetto di co-finanziamento che consentirebbe di avere la connettività di Starlink a 10 euro al mese.
Starlink a 10 euro al mese in Italia: la proposta di Elon Musk a Giorgia Meloni
Elon Musk punta sull'Italia e propone al Governo un progetto di co-finanziamento che consentirebbe di avere la connettività di Starlink a 10 euro al mese.

Elon Musk non è nuovo alla proposta di idee potenzialmente rivoluzionarie. Una di queste riguarda il nostro Paese ed è stata fatta direttamente alla presidente del consiglio Giorgia Meloni durante la recente consegna del Global Citizen Award 2024 di Atlantic Council. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha ventilato la possibilità di offrire la connettività di Starlink in Italia a 10 euro al mese: un prezzo estremamente basso che avrebbe tutte le potenzialità per mettere a soqquadro il mercato delle telecomunicazioni italiano.

Il progetto di Elon Musk punta ad una distribuzione su larga scala della connessione satellitare di Starlink, il servizio di Internet via satellite fornito da SpaceX. Secondo l’imprenditore americano basterebbero dai sei ai nove mesi per rendere operativo Starlink su tutto il territorio nazionale, ovvero il tempo di dispiegare i satelliti in orbita terrestre a bassa quota che erogano la connettività anche agli utenti che risiedono nelle zone più remote, ovvero quelle più difficili da raggiungere con la fibra ottica o con gli impianti che trasmettono via etere terrestre.

Per garantire un prezzo così “stracciato”, Musk vorrebbe attingere ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) da affiancare ai fondi privati di SpaceX. In questo modo si darebbe vita ad un vero e proprio progetto di co-finanziamento basato su risorse pubbliche e private, anche se non è chiaro come e in che misura l’iniziativa andrebbe a pesare sulle casse pubbliche.

Starlink, satellite

Quel che è certo è che il piano darebbe uno scossone senza precedenti al settore TLC del nostro Paese, ormai da anni stretto tra i crescenti investimenti richiesti per fibra ottica e 5G e la forte concorrenza tra operatori che ha dato il vita all’orma famosa “guerra dei prezzi”, il cui risultato è stato un costante ribasso delle tariffe che anno dopo anno ha eroso e quasi azzerato il margine di guadagno dei vari operatori, soprattutto di quelli infrastrutturati.

Non sorprende quindi che siano proprio  gli operatori di telecomunicazioni i più critici riguardo al piano di Elon Musk, con aziende come FiberCop e Open Fiber costrette a fare i conti con un concorrente tanto dirompente quanto “pericoloso” dopo tutti gli investimenti fatti per coprire (ancora parzialmente) l’Italia in fibra ottica.

La palla, adesso, passa alla presidente del consiglio, tanto per usare un gergo calcistico. Giorgia Meloni è infatti chiamata ad un compito delicato che comporterà la valutazione dei vantaggi e degli svantaggi della proposta di Musk, ben sapendo che qualunque sarà la decisione presa si rischierà di creare un polverone.

Un’apertura al progetto Starlink metterebbe infatti il Governo contro il fronte unito degli operatori TLC, mentre un rifiuto potrebbe indispettire Musk e mettere a rischio gli eventuali investimenti del magnate americano in Italia. Da tempo si sussurra infatti che il numero di Starlink sia interessato a puntare sul Belpaese per l’espansione europea delle sue aziende, prima tra tutte le possibilità di costruire uno stabilimento di produzione Tesla sul nostro territorio.

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