Progetti sul food, l’e-commerce, la locazione, i feedback universitari, lo sharing come mezzo di trasporto, la consegna a domicilio di farmaci e molte altre idee. Il primo Startup Weekend a Milano è stato un successo: 185 iscritti, 13 team, 4 vincitori e una grande palestra per tutti, a partire dal Talent Garden di Milano, lo spazio di co-working più grande d’Italia aperto lo scorso dicembre in via Merano che ha ospitato e organizzato l’evento.
Questo genere di maratona parte dall’idea e arriva al business plan. Un passo prima della nascita di una startup. I progetti vengono presentati da giovani intraprendenti che spesso partono soltanto da uno spunto e grazie ai mentor a loro disposizione, agli strumenti forniti, in quei tre giorni riescono a sviluppare delle bozze di applicazioni, siti web, pitch che possano attirare attenzione.
L’ambiente stimolante aiuta: questa tre-giorni, organizzata in precedenza in altre città in Italia, è stata quello con più giovani, con più partecipanti donne, la maggiore partecipazione di stranieri: lingua ufficiale dell’evento è stata l’inglese. E si sono guadagnati l’attenzione di potenziali investitori e incubatori.
I tre progetti che si sono aggiudicati il favore dei giudici (Paola Bonomo di Vodafone; Pietro Bezza di Connect Ventures, Francesco Carione, RCS Digital Ventures; Gianluca Dettori, Dpixel; Gianfausto Ferrari per Talent Garden; Mauro del Rio, Buongiorno Spa; Michele Novelli, Earlybird Venture Capital) sono:
- 1° Bon Appetour: Piattaforma che permette ai viaggiatori di mangiare a casa delle persone e cucinare con loro piuttosto che andare al ristorante, per coniugare la scoperta del cibo locale con l’incontro di nuove persone del luogo. Motivazione della giuria: Per l’originalità dell’idea e il fit con l’esperienza culinaria italiana.
- 2° Donee Donee: Sistema online che aiuta l’utente a scegliere e acquistare il regalo giusto direttamente in rete e che aiuta a ricordare gli eventi, analizza i gusti e le preferenze degli amici, suggerendo il regalo migliore. Motivazione della giuria: Per la rispondenza a un bisogno diffuso e la chiarezza dell’opportunità di monetizzazione.
- 3° CookEat: Servizio che permette di selezionare, acquistare e ricevere a domicilio un menu completo (ricette, ingredienti di prima qualità nelle dosi giuste) in tutta semplicità. Motivazione della giuria: per la qualità del prototipo sviluppato e l’attenzione al design della user experience.
- Premio Speciale Meeko: Piattaforma che fa incontrare la domanda e l’offerta di insegnanti e “tutor” per l’erogazione di lezioni direttamente online. Il sistema oltre alla profilazione dei docenti, permette anche di esprimere giudizi sulle prestazioni. Motivazione della giuria: Per il potenziale di disruption dei mercati.
Leggendo le schede di presentazione di questi progetti si comprende tutta la natura entusiastica dei progetti, la brillantezza dell’osservazione, e il tanto lavoro che comunque servirà per trasformarli eventualmente in società startup, che magari approfittino delle condizioni di favore secondo la legge 221. Davvero positiva anche l’età dei proponenti: spesso under 30. Il founder di Meeko ha 26 anni, Sara Bonomi (nella foto in alto che fa il segno della vittoria) è la giovanissima ideatrice di CookEat. Ventuno anni addirittura per Rinita, l’ideatrice di Bonappetour.
Spesso le intuizioni nascono da bisogni personali, dal desiderio di risolvere un problema anche piccolo, quotidiano, tipico del target di riferimento, quello della fascia d’età compresa fra i 20 e i 40 anni: imparare a cucinare da soli, risparmiare per un viaggio, acquistare il regalo giusto a una persona sfruttando le informazioni distribuite sui social network.
Tutti i progetti emersi dallo startup weekend si sono guadagnati una visibilità importante, mentre i vincitori anche uno spazio gratuito per qualche mese al TAG di Milano, dove poter cominciare a sviluppare l’idea e dare corpo al loro business plan.