L’attenzione per le startup scorre al centro del Belpaese, tra la brianza, il Pirellone e la Capitale. Pitch, premiazioni, segnalazioni a startup e applicazioni da parte di incubatori d’impresa, associazioni degli industriali o enti pubblici. Il focus italiano sulle startup negli ultimi mesi ha veramente dell’incredibile, forse può sembrare persino eccessivo. Certamente, dopo l’approvazione al cardiopalma dell’Agenda digitale c’è una consapevolezza ancora maggiore di quanto sia necessario credere a questo settore, e di quanto sia ancora fragile.
A Roma, proprio in queste ore, EnLabs, un incubatore italiano sullo stile della silicon valley, sta presentando 11 startup per la terza edizione di Startuppiamo? : tre progetti presentati da studenti della LUISS, le startup presenti nell’incubatore, Canvace e Mindigno, e altre startup selezionate per il contest: Gastromama, Kanito, SpotMarker.
Si tratta di un esemepio di business networking che ha l’obiettivo di far incontrare i founder con imprenditori, investitori, rappresentanti di multinazionali, consulenti, studenti. EnLabs, peraltro, è anche la prima venture capital che si quota in Borsa, a dimostrazione della forte crescita del movimento e dell’interesse concreto che sta alimentando anche nel business privato.
Nella Brianza, invece, protagoniste sono le 12 startup selezionate da MB Valley. È la prima edizione di un evento di pitching e matching organizzato dalla commissione innovazione del Gruppo Giovani dei confindustriali di Milano-Brianza. Anche in questo caso, tra le startup segnalate si trovano molte applicazioni per la mobilità, piattaforme online per l’e-commerce, per l’e-governement, ma anche piccole società tecnologiche di innovazione del prodotto o del processo, generalmente con una forte visione ecologica.
Infine, sono stati resi noti i vincitori del bando Open App della Regione Lombardia. Anche in questo caso, sono le applicazioni mobili a farla da padrone, ma per specifico obiettivo del bando. Il podio più alto è andato a Readit, un’applicazione che ha lo scopo di cercare i libri nelle biblioteche lombarde utilizzando i database già esistenti. La ricerca così può essere fatta per volume, autore, titolo o ISBN e verificarne la disponibilità, ma sono le features a fare la differenza, come il riconoscimento del codice a barre, l’integrazione coi social network. Questa applicazione ha avuto la meglio sugli altri 110 partecipanti. I suoi quattro fondatori – tutti under 30 – si sono guadagnati i 14 mila euro del premio e un posto assicurato al talent garden di Milano.