State of the Internet, velocità a picco in Italia

Dal report trimestrale di Akamai emerge un aumento della diffusione di Internet e della velocità delle connessioni. In Italia invece nulla è cambiato.
State of the Internet, velocità a picco in Italia
Dal report trimestrale di Akamai emerge un aumento della diffusione di Internet e della velocità delle connessioni. In Italia invece nulla è cambiato.

Akamai ha pubblicato il report State of the Internet relativo al terzo trimestre 2013 che permette di descrive lo stato della connettività fissa e mobile nel mondo, elencando le velocità medie e massime disponibili in 133 paesi/regioni. Oltre ai tradizionali settori (sicurezza, penetrazione della banda larga e diffusione delle connessioni mobile), per la prima volta il documento fornisce qualche interessante indicazione sull’adozione del protocollo IPv6.

Nel terzo trimestre 2013 Akamai ha rilevato oltre 760 milioni di indirizzi IPv4 unici connessi alla sua piattaforma, con un incremento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e dell’11% rispetto al 2012. Dal famoso IPv6 launch day del 2012 sono aumentati i provider che offrono una connessione basata sul nuovo standard. Sette dei primi 10 paesi sono europei con la Romania al primo posto (7,3%), seguita da Svizzera e Francia. La top 10 dei provider è invece guidata da Google Fiber con il 51%.

Non cambia di molto la classifica dei paesi in cui viene offerta una connessione veloce a banda larga. La Corea del Sud occupa la prima posizione con una media di 22,1 Mbps (+66% in un trimestre e +51% in un anno). Seguono il Giappone (13,3 Mbps) e Hong Kong (12,5 Mbps). Considerando invece la velocità di picco, la leadership è in mano ad Hong Kong con 65,4 Mbps. Gli altri due paesi asiatici seguono con 63,6 Mbps (Corea del Sud) e 52 Mbps (Giappone). I primi paesi europei nelle corrispondenti top 10 sono Olanda (quarta con 12,5 Mbps) e Romania (sesta con 45,4 Mbps). In generale, Akamai ha rilevato un incremento trimestrale pari al 10% e annuale pari al 29% della velocità media (3,6 Mbps). Alte anche le percentuali relative alle connessioni a banda larga (>4 Mbps) e ultra banda larga (>10 Mbps).

La situazione in Italia

Il nostro paese, tanto per cambiare, occupa le parti basse di tutte le classifiche. Il numero degli indirizzi IPv4 unici è crollato del 5% in un solo trimestre. La velocità media è diminuita dell’1,4% ed è pari a 4,9 Mbps (48esimo posto su 95 nell’area EMEA). La velocità di picco è addirittura sprofondata, scendendo del 22% a 18,2 Mbps (69esimo posto). Il numero di connessioni con velocità maggiore di 10 Mbps è aumentato solo dello 0,5% (sono il 3,7% del totale), mentre le connessioni con velocità superiore a 4 Mbps sono diminuite del 6,4% (sono il 49% del totale), dopo tre trimestri positivi.

Le velocità massime delle connessioni a banda larga in Italia. Si nota chiaramente un crollo nel Q3 2103.

Le velocità massime delle connessioni a banda larga in Italia. Si nota chiaramente un crollo nel Q3 2013.

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