È di pochi giorni la notizia che due studiosi polacchi, Krzysztof Szczypiorski e Wojciech Mazurczyk, sono riusciti, anche se in versione beta, a portare la steganografia nel VoIP.
La steganografia è quella tecnica che permette di spedire nascosto all’interno di un messaggio in chiaro, un secondo messaggio, che rimane invisibile a chi non sappia decodificarlo, trasmettendo di fatto una informazione riservata.
La steganografia utilizzata già al tempo dei Greci e Romani, è stata introdotta nell’informatica e in particolare in applicativi real time già diverso tempo fa, nascondendo un messaggio riservato all’interno di un video, alterandone di fatto il flusso dati, ma lasciando il filmato con solo alcune differenze impercettibili all’occhio umano.
In questa situazione i due protagonisti della vicenda hanno sfruttato una caratteristica fondamentale del protocollo UDP usato nel VoIP. Il flusso RTP, usato infatti per trasmettere la voce, non verifica se alcuni pacchetti durante il percorso tra i due end-point vadano persi. Sfruttando questa tecnica quindi il messaggio riservato è stato nascosto all’interno del flusso UDP della chiamata VoIP.
Purtroppo questa perdita di pacchetti UDP ha provocato un non indifferente degrado della voce che potrebbe fare sospettare a entrambi gli end-point qualche alterazione del flusso. La tecnica rimane quindi ancora in versione beta lasciando ancora aperto il punto dell’ottimizzazione dell’algoritmo di steganografia da applicare sul traffico UDP che deve essere sicuramente migliorato.