Irride i competitor, esalta il proprio gruppo, non si dichiara soddisfatto del primo nuovo passo nel mobile ed affonda il colpo su ogni tema, ogni mercato, ogni prodotto. Steve Ballmer, che qualcuno vorrebbe allontanato dalla guida Microsoft per lo scarso valore che ha saputo restituire agli investitori, sembra volersi riprendere in mano il gruppo e la situazione agendo come sempre ha fatto: all’attacco, senza remore, a capo chino. L’occasione è quella della Worldwide Partner Conference (WPC) di Los Angeles.
L’attacco inizia dalla concorrenza, snocciolando i numeri relativi alle vendite negli ultimi 20 mesi: 350 milioni di unità Windows contro i 20 milioni della concorrenza (15 milioni delle quali in area Mac). La forza dei numeri sorride ancora una volta a Redmond ed è su questo punto che Microsoft affonda il colpo per ricordare i rapporti di forza rispetto a brand che, pur vendendo molto meno, sanno fare molto più rumore eclissando le reali proporzioni di mercato tra le parti.
A proposito di Windows 7, Ballmer ha indicato come ad oggi siano state vendute già 400 milioni di licenze ed il numero sia destinato a crescere ulteriormente. Gran parte dell’utenza business, infatti, è rimasta ancorata a Windows XP a causa degli insuccessi di Vista e della contemporanea crisi economica, ma oggi la situazione potrebbe consigliare il grande salto. L’investimento hardware, del resto, sarebbe utile anche in prospettiva poiché Microsoft ha già fatto sapere che qualsiasi macchina utilizzante Windows 7 sarà più che adeguata per far girare anche Windows 8.
Ballmer esprime minore entusiasmo quando il discorso cade sui Windows Phone 7. Su questo aspetto il CEO di Redmond non ha grandi numeri su cui far leva, quindi cerca appiglio sulla soddisfazione espressa dai pochi acquirenti che hanno scelto la linea Microsoft per i propri acquisti. Ma sul tema è facile glissare: Windows Phone vivrà presto un importante rilancio, dunque la prova d’appello deve ancora arrivare.
A proposito di Skype invece la questione è chiara: sarà un ponte tra Lync ed il mondo esterno. Così come Lync sarà il lato business della medaglia, Skype sarà il lato consumer e le parti potranno dialogare. Microsoft conta così di porre i giusti paletti ad entrambi i mondi, rendendoli intercomunicanti pur nel limite delle necessità e delle opportunità espresse dal mondo del business.
E poi c’è il cloud, «dove tutte le cose andranno e noi vogliamo che ci veniate assieme a noi».