Negli anni, la contrapposizione tra Apple e Microsoft è diventata sempre più sottile, quasi impercettibile. Da un lato, la società di Cupertino ha trovato nell’universo Android dei rivali ben più diretti, dall’altro la corsa all’universo dei sistemi operativi desktop si è fatta più flebile. Nonostante questo apparente “cessate le armi”, tuttavia, evidentemente la rivalità non si è mai completamente risolta. È quanto sembra emergere dalle ultime dichiarazioni di Steve Ballmer, precedente CEO di Microsoft, il quale ha voluto ridimensionare il successo della linea iPhone. Non un merito esclusivo della Mela, secondo il dirigente, bensì dei sapienti contratti di distribuzione con gli operatori.
L’occasione per queste dichiarazioni è una recente intervista per Bloomberg TV, riportata poi da Re/Code. Secondo Ballmer, a lungo personaggio di spicco di Microsoft, Apple avrebbe approfittato dei contratti con gli operatori per fruire di una diffusione capillare dei propri iPhone: dei device che, a suo avviso, non sarebbero mai stati acquistati dai consumatori a prezzo pieno.
Vorrei aver pensato anch’io a un modello per spingere i telefoni attraverso gli operatori. Si tende a ricordarmi quando ho detto che gli iPhone non avrebbero mai avuto successo, perché il prezzo da 600 o 700 dollari risultata troppo alto. Eppure Apple ha portato un’innovazione nel modello di business, inserita essenzialmente nella bolletta mensile del telefono cellulare.
Stando a Ballmer, Apple non avrebbe mai potuto vendere i suoi smartphone a prezzo pieno ma, approfittando di appositi accordi con gli operatori, ha potuto proporli a tariffe ridotte in cambio della sottoscrizione di contratti biennali. Eppure, così come ricorda Re/Code, la società non ha inventato nessun specifico modello di vendita per i suoi iPhone, poiché la distribuzione abbinata a contratti risultava già popolare prima di iPhone nel 2007, ad esempio con i prodotti targati BlackBerry. Non è stato quindi il prezzo vantaggioso con gli operatori, a rendere iPhone un successo internazionale. A rendere lo smartphone così gettonato è stata la forza, tecnologica ed emozionale, del dispositivo stesso: un prodotto che, almeno agli esordi, non ha visto analoghi competitor sul mercato.