Steve Jobs ha solo sei settimane di vita, forse meno. Questa è la notizia choc lanciata oggi dal National Enquirer, corredata da uno scatto di un iCEO particolarmente dimagrito nei pressi di un centro di cura oncologico californiano. Non è dato sapere, però, quanto di vero vi sia in questa news: chi è solito seguire il mondo del gossip, in effetti, sarà sicuramente a conoscenza della vaga affidabilità del tabloid in questione, già caduto in passato in molteplici scoop di dubbia veridicità.
Per supportare questa tesi, il National Enquirer si avvale del supporto del medico Samuel Jacobson il quale, solo guardando le poco nitide fotografie di Jobs, riesce a stilarne una diagnosi:
“Guardando le foto è prossimo alla fine, dire che ha sei settimane. È emaciato e ha perso molta massa muscolare, questo indica una diagnosi poco confortante.”
La testata, quindi, procede analizzando il peso di Jobs e sottolineando come i capelli si stiano diramando e rendendo più fragili, segno di uno stato avanzato della malattia o, comunque, della dura azione dei farmaci chemioterapici.
Lo scoop del Nation Enquirer, tuttavia, si scontra con le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal The Wall Street Journal, che aveva sottolineato come Jobs partecipasse attivamente alla gestione di Apple nonostante la sua assenza dalla dirigenza, riportando come fosse stato avvistato in buona forma a Palo Alto. Cupertino, inoltre, non ha diramato nessun comunicato ufficiale per smentire, o confermare, tale ipotesi.
L’unico fattore certo, perciò, appare essere la magrezza con cui Jobs convive dal trapianto di fegato subito un paio di anni fa e conseguente a un cancro al pancreas. Lanciarsi in funeste predizioni, indipendentemente dal fatto si riveleranno vere oppure false, sembra essere azzardato e, senza ombra di dubbio, poco decoroso nei confronti di un personaggio che, seppur pubblico, è comunque sempre un malato.
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