Si torna a parlare di Steve Jobs, questa volta senza sentimentalismi artificiali per commemorare la sua morte. Il numero odierno del magazine Rolling Stone, offre infatti in allegato un interessante saggio sulla vita adolescenziale di Jobs scritto dalla prima fidanzata storica, Chris-Ann Brennan. Tra i dettagli, ne spicca uno in particolare: Steve era un adolescente particolarmente romantico.
I due si incontrarono nel lontano 1972. La relazione durò per circa sei anni, interrotta dopo la nascita della figlia Lisa Brennan-Jobs. La donna racconta di essere stata colpita in particolare dalla personalità e dal carisma di Steve. Aggiunge, che il 17enne Jobs era un ragazzo fortemente romantico, interessato alla musica di Bob Dylan, alla poesia e alle arti.
Brennan ammette che all’epoca non capì subito le intenzioni creative di Steve Jobs, e solo molti anni dopo ha compreso cosa stava realmente cercando di fare. L’ex lo descrive come un solitario, che non parlava molto, e crede che abbia pensato alle canzoni di Dylan come ispirazione per cambiare il mondo.
Con il tempo, Jobs si è trasformato in un tipo fin troppo spesso dispotico, tanto da negare la paternità della figlia Lisa per quasi due anni, prima di dare ad uno dei primi computer Apple addirittura il suo nome.
Dettagli interessanti su un saggio che certamente andrà a ruba presso i fan della mela morsicata e gli appassionati di Jobs. Un nuovo modo per conoscere ancora meglio una delle figure più importanti di questo secolo.