Il periodico Fortune ha stilato una classifica degli uomini più influenti nel mondo dell’industria. Indovinate un po’ chi c’è al primo posto.
Steve Jobs, l’intrattabile ma talentuoso iCEO di Apple si è guadagnato il primo posto per i suoi numerosi successi, ovvero per “avere modificato per due volte nel corso dei primi venti anni di carriera la direzione dell’industria dei PC, la prima con il lancio dell’Apple II che ha dato il via all’era dei personal computer, la seconda con l’interfaccia grafica del Macintosh. Durante questo percorso Jobs ha concepito il dekstop publishing, dato al mondo la prima stampante laser e svolto il ruolo di pioniere nelle reti dei computer”.
Fortune sottolinea anche il successo di Pixar che ha cominciato l’era dei film realizzati al computer e che ora è stata acquisita da Disney di cui Steve Jobs è diventato azionista di maggioranza.
Per finire Fortune fa notare anche la rivoluzione di iPod e la capacità di Jobs di convincere le major a distribuire vari multimedia in iTunes che nell’ultimo anno con iPhone si è affacciato anche al mercato della telefonia con la vendita delle suonerie.
In effetti Steve Jobs ha influenze nel mondo dei computer, in quello dei film d’animazione, della musica, nel mondo retail e nella telefonia; davvero impressionante se non inquietante!
Al secondo posto della classifica c’è Murdoch, che non ha certo bisogno di presentazioni, il CEO di Goldman Sachs Lloyd Blankfein, i fondatori di Google Page e Brin, il miliardario Warren Buffet, Rex Tillerson di Exxon e Bill Gates.
Gli ultimi prodotti di Apple giocano proprio sulla convergenza di tutte le aree nelle quali Jobs ha un’influenza.
Quale sarà il prossimo ambito nel quale Jobs cercherà di “allungare le mani”?