Quando nel 2006 Mark Parker divenne CEO di Nike, chiamò Steve Jobs per chiedere alcuni consigli da seguire nella gestione della multinazionale. La risposta del numero uno Apple fu piuttosto sintetica ed esplicativa: sbarazzarsi dei prodotti di bassa qualità per puntare su quelli che hanno realmente le potenzialità di mettere in luce il marchio rispetto alla concorrenza.
Le parole di Jobs, riportate sulle pagine di Forbes, hanno poi illuminato Parker nella scelta delle strategie aziendali da adottare fin da quel momento. Ecco, riassunto in poche righe, il consiglio che il padre della mela morsicata ha fornito al tempo al suo collega:
Nike realizza alcune delle cose migliori al mondo nel suo settore, delle quali dovete andare fieri. Ma il marchio finisce anche su alcuni prodotti di qualità molto bassa. Dovete sbarazzarvene e concentrarvi esclusivamente su ciò che rappresenta davvero l’eccellenza per il brand.
Pochi mesi dopo le due realtà strinsero una partnership che portò alla nascita del progetto Nike+iPod, una sorta di sensore da utilizzare durante le sessioni di corsa, in grado di registrare le statistiche della propria attività fisica quando connesso a un iPod touch, iPod nano o iPhone.