Flash è una tecnologia sul viale del tramonto. Non sembra avere molti dubbi in proposito Steve Jobs, da tempo molto critico nei confronti della soluzione per la grafica vettoriale prodotta da Adobe. Stando alle ultime indiscrezioni di stampa, il CEO di Apple avrebbe messo in atto un forte pressing per convincere i responsabili del Wall Street Journal ad abbandonare Flash per sposare una serie di soluzioni compatibili con il nuovo iPad, l’atteso tablet della mela morsicata ormai pronto per essere commercializzato senza un supporto per l’applicativo di Adobe.
Nel corso di un incontro con gli editori del WSJ, Jobs avrebbe formulato una serie di dure critiche nei confronti di Flash. Secondo il CEO di Cupertino, il sistema realizzato da Adobe monopolizza le risorse della CPU abbattendo le prestazioni dei dispositivi e riducendo sensibilmente la durata delle batterie degli stessi. Flash sarebbe, inoltre, una fonte costante di problemi legati alla sicurezza e una tecnologia ormai morente, destinata a essere sostituita da soluzioni alternative maggiormente aperte come il formato HTML5.
«Non spendiamo molte delle nostre energie sulle tecnologie vecchie» avrebbe dichiarato Steve Jobs in presenza dei responsabili del celebre quotidiano conservatore statunitense. A supporto delle proprie affermazioni, il CEO avrebbe poi fornito un ampio elenco di soluzioni tecnologiche rapidamente abbandonate da Apple perché ritenute ormai poco utili e obsolete come i lettori di floppy disk, le porte per lo scambio dati come FireWire 400 e gli schermi LCD di vecchia generazione.
Per convincere ulteriormente i propri interlocutori sulla necessità di studiare soluzioni alternative a Flash, Jobs avrebbe fornito anche alcuni dati sull’autonomia degli iPad nel caso di un utilizzo di un plugin per rendere il dispositivo compatibile con il sistema per la grafica vettoriale di Adobe. Flash porterebbe l’autonomia della batteria del nuovo tablet intorno ai 90 minuti dalle 10 ore altrimenti prospettate dalla società di Cupertino.
Le nuove critiche nei confronti di Flash giungono ad alcuni giorni di distanza dalle precedenti dichiarzioni del CEO di Apple, che aveva bollato la soluzione di Adobe come poco affidabile e afflitta da numerosi bug. Secondo alcuni osservatori, tali prese di posizione sarebbero dettate dalla necessità di convincere i principali protagonisti dell’editoria online ad abbandonare Flash per sviluppare soluzioni maggiormente compatibili con l’iPad. JavaScript e HTML5 offrono una valida gamma di risorse per offrire contenuti interattivi paragonabili a quelli offerti da Flash, ma l’implementazione di nuove soluzioni basate su questi formati porterebbe dei costi aggiuntivi per gli editori che fino a ora hanno puntato sul sistema di Adobe.
Le recenti dichiarazioni di Jobs lanciano, inoltre, un’ombra sul possibile futuro di Flash sull’iPhone. Adobe ha confermato di essere a buon punto nello sviluppo di una nuova applicazione per rendere compatibili alcuni dei contenuti sviluppati in Flash con lo smartphone di Apple, ma la possibilità di utilizzare un plugin per il browser dell’iPhone appare al momento ancora remota.