Steve Jobs è il più grande imprenditore dei nostri tempi, stando a quanto si legge nella graduatoria pubblicata in questi giorni sulle pagine online del magazine Fortune. L’ex iCEO, scomparso nell’ottobre scorso, precede il rivale storico Bill Gates di Microsoft e Fred Smith di FedEx, il colosso statunitense dei trasporti. Nella Top 12 anche Mark Zuckerberg (Facebook), Jeff Bezos (Amazon) e l’accoppiata Page-Brin (Google), a testimonianza di come il mondo tecnologico occupi buona parte delle posizioni di rilievo nella classifica.
È John Byrne ad occuparsi di stilare la chart, che da più parti è già stata presa di mira per la totale assenza di donne. L’autore ha tenuto in considerazione fattori come il grado di innovazione apportato al settore di competenza, l’ispirazione nella creazione di prodotti o servizi e i risultati ottenuti dall’azienda in termini economici.
- Steve Jobs (Apple);
- Bill Gates (Microsoft);
- Fred Smith (FedEx);
- Jeff Bezos (Amazon);
- Larry Page e Sergey Brin (Google);
- Howard Schultz (Starbucks);
- Mark Zuckerberg (Facebook);
- John Mackey (Whole Foods);
- Herb Kelleher (Southwest Airlines);
- Narayana Murthy (Infosys);
- Sam Walton (Wal-Mart);
- Muhammad (Yunus Grameen Bank).
Una classifica dunque dominata dalla cosiddetta new economy, oltre che da volti legati a doppio filo alla realtà americana. Poche le eccezioni, tra le quali si segnala Narayana Murthy, imprenditore indiano che con l’attività di Infosys ha contribuito allo sviluppo e alla crescita del paese asiatico, rendendolo ciò che è oggi. Tornando alla figura di Steve Jobs, ecco gli aggettivi spesi da Fortune per descriverlo: “visionario”, “ispiratore”, “brillante”.