Da un paio di giorni, la presenza in rete delle notizie su Steve Jobs si è nettamente impennata: dopo l’annuncio della sua biografia ufficiale e della premiazione al Mobile World Congress di Barcellona, ecco l’iCEO rispuntare in un’altra iniziativa ben lontana dal mondo tecnologico. Un famoso scatto di Jobs, infatti, è stato rielaborato per la mostra “Icons” di New York.
La particolare iniziativa artistica, presentata da Mr Brainwash, ha voluto omaggiare le principali personalità che hanno contribuito allo sviluppo dell’informatica e del Web. Oltre all’iCEO, infatti, ritroviamo Bill Gates, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e la mente di Twitter, Jack Dorsey.
La mostra, che deliberatamente si ispira alla pop art di Andy Warhol, ha deciso di proporre al pubblico quattro icone moderne. Così, come in passato cantanti e attori avevano la meglio sulle preferenze del pubblico, oggi è la tecnologia a farla da padrone.
E, come pare ovvio, la scelta di affiancare i fautori dell’era del personal computer, Steve Jobs e Bill Gates, ai leader attuali della comunicazione Web, Mark Zuckerberg e Jack Dorsey, sottolinea la continuità con il passato e instaura un ponte verso il futuro. Gli albori dell’era informatica, risalenti a fine anni ’70, si incontrano e si scontrano con i giorni nostri, dove il computer e Internet sono fortemente radicati nella nostra quotidianità.
Ancora una volta, Steve Jobs dimostra di essere fonte di ispirazione non solo per la tecnologia, ma anche per l’arte. Cos’altro aspettarci dal fondatore di Apple?