Oggi pare un’eresia solo a dirlo, eppure sembra che Steve Jobs in passato un pensierino l’abbia fatto. Stiamo parlando della migrazione di OS X verso altre piattaforme, tra cui l’acerrimo nemico Sony Vaio. Proprio così: il PC entrato sul mercato in diretta contrapposizione con i MacBook e gli iMac, per poco non ha visto una mela morsicata apparire sul suo display. È quanto svela il giornalista giapponese Nobuyuki Hayashi, raccontando di alcuni contatti avvenuti fra le due aziende nel 2005.
Il 2005 è un anno importante per Apple, perché corrisponde al passaggio dall’ormai vecchia architettura PowerPC al pieno supporto dei comuni chip Intel. Questo ha significato la potenziale compatibilità di OS X con qualsiasi PC sul mercato – realtà poi compiuta con gli Hackintosh, con il raggiro dell’EFI – e pare che Jobs volesse stringere addirittura una partnership con Sony.
Hayashi, reporter che per oltre 20 anni ha seguito il mondo della mela morsicata, ha parlato di un meeting tra il compianto iCEO e l’ex presidente Sony Kunitake Ando, in quel delle Hawaii. Dopo una partita a golf, sembra che l’iCEO abbia consegnato ai dirigenti Sony dei laptop Vaio, tutti a sorpresa dotati di OS X. «Siamo pronti a fare un’eccezione», si dice il leader di Cupertino abbia riferito ai rivali giapponesi, ma l’accordo non ha mai preso piede. Sony era preoccupata che l’allora neonata linea Vaio potesse subire i contraccolpi dall’assenza di Windows, ai tempi sistema operativo imprescindibile per l’utenza consumer.
Negli anni successivi Apple e Sony si sarebbero date battaglia sul mercato, proprio perché le linee Vaio e MacBook sono entrate – e sono tutt’oggi – in diretta concorrenza. Il giornalista giapponese, tuttavia, spiega come nonostante lo scontro nelle vendite fra le due aziende sia rimasta una grande stima, stima che Jobs si dice abbia ribadito in più di un’occasione. Sarà forse perché, a differenza di molti altri produttori sul mercato, i Vaio non hanno cercato di copiare spudoratamente i MacBook, ma hanno mantenuto una loro precisa identità. Il mancato accordo su OS X, con il senno di poi, è stata però la salvezza della mela morsicata: oggi i laptop a marchio mela sono i più venduti al mondo e non solo per l’incredibile design, ma anche per il fascino di un sistema operativo che davvero non teme rivali.