L’annuncio di Android Honeycomb, il sistema operativo di Google specificatamente adattato al mondo dei tablet, per molto tempo è stato considerato come la condanna a morte di iPad 2. Durante il keynote di presentazione del nuovo tablet targato Mela, Steve Jobs aveva ironizzato su questi rumor, ipotizzando che il lancio del prodotto di Mountain View sarebbe stato accompagnato da circa 100 applicazioni. Per una volta, l’iCEO si è sbagliato: sono solo 17, infatti, le app per tablet al momento disponibili.
Il mercato delle app è sicuramente un punto di forza di Apple e, ovviamente, appare assolutamente normale che l’azienda cerchi di spingere questo vantaggio competitivo sui concorrenti. Android, tuttavia, è sembrato tenere il passo in tutti questi anni, proponendo sugli smartphone un’alternativa davvero appetibile a iOS.
Per il lancio in pompa magna del sistema operativo dedicato alle tavolette, ci si aspettava grandi sorprese da Google, con un ventaglio di applicazioni native davvero sorprendente. Spesso, infatti, la scelta del consumatore fra i vari device non è dettata tanto dalle caratteristiche tecniche, ma quanto dalle possibilità software concesse dal dispositivo. Ebbene, un recente esperimento di CarpeAqua ha dimostrato come le app utilizzabili su Motorola Xoom, il primo tablet mainstream dotato di Android Honeycomb, siano soltanto una ventina, ben al di sotto delle più rosee aspettative di Jobs.
Con numeri così bassi, passerà moltissimo tempo prima che i competitor possano dirsi davvero alternativi a iOS e App Store. Quest’ultimo al momento conta più di 65.000 applicazioni precisamente pensate per iPad, mentre gli utenti Google si devono accontentare di utilizzare i software degli smartphone in modalità upscale. Nonostante le previsioni bonarie, ancora una volta Apple dimostra di aver ragione: il 2011 sarà l’anno di iPad 2, perché i concorrenti non hanno ostacolato il percorso in discesa della Mela con controproposte di pari appeal.