È pronto a inaugurare il suo tecno-reality, il tutto mentre sta cercando di ottenere la residenza australiana, continente dove vorrebbe per sempre vivere. Nel mentre ne ha per tutti: da Google ad Apple, nessuno escluso. Di chi si sta parlando? Naturalmente di Steve Wozniak, il co-fondatore della mela morsicata, noto per il suo carattere diretto e senza freni. Il genio dell’informatica boccia sonoramente molti dei dispositivi in voga in questo momento, tra cui gli smartwatch, e prevede un cambio di testimone alla guida dell’universo della tecnologia consumer.
No agli smartwatch, almeno in queste loro prime apparizioni sul mercato. È decisa la bocciatura di Steve Wozniak, il quale spiega come questi dispositivi da polso siano del tutto inutili e superflui, poiché svolgono nel peggiore dei modi operazioni che gli smartphone già eseguono egregiamente. Deluso da un modello di Samsung, il discorso vale però anche per l’imminente Apple Watch: simili gingilli tecnologici non aggiungerebbero nulla a quel che già esiste sul mercato.
A 27 anni dall’abbandono di Apple, Wozniak non ha tuttavia perduto la fiducia nel gruppo californiano, anche se si dice convinto il ruolo della mela come pioniere del mercato si farà sempre più ridotto in futuro. E, forse a sorpresa, afferma di apprezzare la guida di Tim Cook:
Ammiro molto Tim Cook e ammiro come siano riusciti a distruggere il dogma di Steve Jobs, quello sui telefoni solo di piccole dimensioni.
Il riferimento è ovviamente a iPhone 6 e iPhone 6 Plus, gli ultimi smartphone di Cupertino con schermi rispettivamente da 4,7 e 5,5 pollici. Una scelta andata all’inseguimento delle tendenze di mercato, considerando come queste dimensioni siano già da tempo in uso su Android. Un’evoluzione in direzione opposta rispetto a quanto voluto dal compianto iCEO, convinto come i piccoli device fossero migliori per l’utente finale.
Allo stesso modo, però, Wozniak non crede Apple manterrà la sua posizione di leader innovativo in futuro. Tutti si aspettano che l’azienda lanci nuove e diversificate categorie di prodotto, così come è avvenuto in passato, ma oggi il settore è ben più saturo e vi è meno spazio per le intuizioni geniali. E chi potrebbe sostituire Cupertino? Non Google, probabilmente, non almeno inseguendo progetti come quello di Google Glass:
Quando vedo persone che li indossano, credo siano sufficientemente coraggiosi da giocare nel futuro con un dispositivo che non ha molto senso in termini di quel che fa per quanto costa. Credo sia un grande prodotto che non avrà successo, così come altri grandi prodotti che non hanno avuto successo.