Era il mese di aprile del 1976 quando due giovani appassionati di informatica diedero il “La” a quella rivoluzione informatica ancor’oggi in atto, dando alla luce le prime bozze di personal computer. Il primo, Steve Jobs, negli anni a seguire ha continuato a partecipare attivamente alla società creata dai due, quella Apple che oggi rappresenta uno dei nomi di maggiore importanza nel settore tecnologico. Il secondo, Steve Wozniak, dopo nove anni conditi da diversi problemi decise di farsi da parte, dedicandosi ad altre attività. A distanza di circa 25 anni dall’abbandono, durante i quali è stato però sempre attento alle novità di Cupertino, Wozniak fa sapere che valuterebbe molto volentieri un ritorno in società.
Intervistato da Reuters, The Woz ha risposto ad una domanda relativa ad un possibile suo rientro in Apple aprendo le porte ad ogni possibile eventualità. Trattasi certamente solo di ipotesi, figlie della mente di un giornalista che, curioso di conoscere il pensiero del guru, è andato a sollecitarlo su un argomento del quale già in passato si è discusso in più occasioni. Wozniak, del resto, è attualmente impegnato nel ruolo di chief scientist nella startup Fusion-io, che si occupa di soluzioni per l’input/output verso dispositivi esterni e per l’archiviazione di dati su supporti ad alta velocità, quali ad esempio le memorie SSD.
Nel prosieguo dell’intervista, Wozniak ha anche esposto il proprio punto di vista sulla politica societaria della Mela, il cui ecosistema è divenuto anno dopo anno sempre più chiuso, permettendo agli utenti di usufruire quasi esclusivamente dei soli prodotti di Cupertino, siano essi hardware o software. In tal senso, il co-fondatore di Apple ha sottolineato come invece preferisca un mondo tecnologico più aperto, che consenta l’interoperabilità e permetta a chiunque di mettere le proprie mani sui prodotti altrui aggiungendo il proprio tocco. Del resto, tali principi hanno ispirato i due giovani fondatori della società nei loro primi anni di attività, salvo poi essere abbandonati in favore di un approccio sostanzialmente diverso. Wozniak si è comunque detto fiducioso del fatto che i vertici di Cupertino siano in grado di intraprendere la strada migliore per il futuro della società.
Il ritorno di Wozniak in Apple, seppur non al timone ma comunque in un ruolo di primaria importanza, suscita forte suggestione in tutti gli appassionati del mondo della Mela. Le chance di rivederlo nuovamente in quel di Cupertino sono ridotte al minimo, anche se l’assetto societario potrebbe subire importanti rivoluzioni: le condizioni di salute dello storico CEO Steve Jobs sono ancora un punto interrogativo e le redini del gruppo, attualmente nelle mani di Tim Cook, potrebbero presto trovare un nuovo condottiero in grado di guidare la società nel futuro a breve e medio termine. In tal senso, Wozniak potrebbe rappresentare un nuovo imprevisto tassello nella ricomposizione del quadro dirigenziale di Apple, anche se per il momento il tutto non va oltre le tradizionali voci di corridoio.