Più consona al contesto in cui ci troviamo è l’applicazione dell’elettronica e del digitale alla fotografia: diverse fasi salienti hanno avuto luogo già dalla metà del secolo scorso.
La storia recente ci dice infatti che nel 1975 fu Kodak a sperimentare il primo prototipo di macchina fotografica digitale: Steven Sasson, appena venticinquenne, impresse su nastro digitale la foto di un assistente di laboratorio alla risoluzione di 0,01 Megapixel, ben poco rispetto alle attuali fotocamere ma un primo passo più che soddisfacente.
Come ben sappiamo, però, il digitale applicato alla fotografia ha preso piede solamente negli ultimi anni, e questo perché nel tempo il vecchio metodo della pellicola ha conosciuto forti sviluppi: una volta arrivati al limite delle potenzialità, però, l’elettronica ha preso il sopravvento ma più per praticità che per qualità: vedere e avere sempre a portata di mano il risultato degli scatti senza spendere soldi in rullini e senza attese è infatti ciò che tuttora fa la differenza tra i due egualmente validi sistemi.
La sperimentazione continua, e non è detto che non si possa aprire un nuovo capitolo nella storia della fotografia, anche se per il momento sembra che le aziende stiano portando avanti progetti che mirano per lo più a incrementare la risoluzione delle immagini e ad automatizzare il più possibile le macchine.