Stranger Things ha conquistato ormai milioni di spettatori su Netflix, diventando una serie di culto. Merito dell’ambientazione anni ’80 che stuzzica la nostalgia del millennial, oppure semplicemente della buona scrittura, fatto sta che la serie TV di fantascienza in questi anni è letteralmente esplosa, entrando nell’olimpo dei prodotti di intrattenimento.
Stranger Things è ormai arrivata alla terza stagione ed è famosa anche per le innumerevoli citazioni alla filmografia “popolare” degli anni ’80: gli ester egg presenti in tutte le serie ormai non si contano più. Questi rimandi però non ci sono stati solo all’interno della serie, ma anche all’esterno, in particolare in un easter egg che ha coinvolto direttamente Spotify.
Nel 2017 infatti da poco era uscita la seconda stagione e Netflix strinse un accordo con Spotify. Tramite il sito “spotify-strangerthings.com”, ormai disattivato, era possibile infatti ascoltare una serie di playlist create per l’occasione, ovviamente ispirate ai personaggi della serie. All’utente quindi in base ai suoi gusti musicali veniva suggerito un personaggio specifico della serie, insomma quello più vicino al “sound” dell’utente.
In realtà c’era anche un secondo easter egg legato a Stranger Things, proprio sul lettore musicale quando si avviava la colonna sonora. Avviando una traccia su Spotify, il lettore si trasformava letteralmente nel sottosopra e l’andamento del brano veniva segnalato dalla classica torcia nel buio. Un effetto davvero speciale, che fece davvero felici tutti gli appassionati della serie.
Per la terza stagione la collaborazione non è stata rinnovata. In ogni caso sempre su Spotify esistono tantissime playlist ispirate (e quindi dedicate) a Stranger Things, che racchiudono i brani e le band degli anni ’80. Moltissime sono create dagli stessi utenti, appassionati di questo mondo del passato forse un po’ idealizzato.