Emergono nuovi dettagli sul servizio di streaming video che, nel corso dei prossimi mesi, Apple potrebbe lanciare per i suoi utenti. Si parla ormai da diverso tempo delle numerose produzioni già avviate dal gruppo, tra cui un accordo con Oprah Winfrey, ma oggi appaiono online delle importanti novità. Pare che Apple non sia intenzionata a ospitare contenuti per adulti, non intensi solo come intrattenimento pornografico, bensì come violenza, relazioni sessuali, droga o quant’altro. E montano i dubbi fra gli esperti: riuscirà il servizio ad attirare i consumatori, nonostante questa limitazione?
La rivelazione giunge dal Wall Street Journal, testata che ha avuto accesso a documenti riservati. A quanto pare, il gruppo di Cupertino non vuole sulla sua piattaforma di streaming nessun contenuto che preveda restrizioni sull’età, quindi non si esplicitamente rivolto alla famiglia nel suo complesso, incluse relazioni sessuali, violenza e molto altro ancora.
Secondo quanto riferito dal quotidiano, Tim Cook avrebbe visto i primi episodi di “Vital Signs”, la serie autobiografica su Dr Dre, e avrebbe espresso preoccupazione per le scene con sesso, armi, abuso di droga e via dicendo. Il CEO di Cupertino, di conseguenza, avrebbe allertato Jimmy Iovine, sottolineando di non poter distribuire questo materiale. Al momento, però, il gruppo di Cupertino non ha confermato queste indiscrezioni.
Se così fosse, Apple potrebbe faticare a ritagliarsi delle fette di mercato sostanziali nell’universo dello streaming video, considerato come i rivali HBO, Netflix e Prime Video offrano serie di tutti i tipi, anche rivolte a un pubblico adulto. Basti pensare a titoli come “Game of Thrones”, “The Handmaid’s Tale”, “House of Cards”, “Narcos” e molti altri, non a caso fra i più amati dagli spettatori. Le necessità di Apple, però, potrebbero essere ben diverse rispetto a quelle dei competitor, come spiega Preston Beckham, ex dirigente della programmazione per NBC e Fox:
Come una compagnia orientata ai prodotti, Apple è maggiormente esposta se un contenuto solleva polemica. Per Netflix, l’unico rischio è che la gente non si abboni. Per Apple, il consumatore può dire: “Li punirò non comprando i loro telefoni o i loro computer”.