La battaglia dello streaming entra nel vivo negli Stati Uniti, con dei risultati a sorpresa rispetto alle previsioni degli analisti. Nonostante Netflix mantenga saldamente la prima posizione del mercato locale, un rivale raggiunge una performance più entusiasmante. Hulu, infatti, cresce con una velocità doppia rispetto al suo principale competitor.
Così come annunciato nel corso dell’ultima settimana, Hulu ha raggiunto quota 28 milioni di abbonati, un incremento importante rispetto ai 25 dello scorso gennaio. Di questi 28 milioni, 26.8 pagano singolarmente un abbonamento, mentre 1.3 sfruttano accessi multipli garantiti dai piani famiglia. Come già accennato, la cifra è ancora lontana dall’eguagliare i 60.2 milioni di abbonati statunitensi a Netflix, tuttavia la crescita per il rivale è molto più rapida.
Analizzando i dati del Q1 2019, Netflix ha aggiunto altri 1.74 milioni di utenti domestici alla propria user-base a stelle e strisce. Per Hulu, invece, questa crescita si attesta sui 3.8 milioni di individui. Molte potrebbero essere le ragioni alla base di questo incremento, a partire da prezzi più aggressivi sul mercato: lo scorso febbraio, infatti, Hulu ha deciso di ridurre le tariffe per il suo abbonamento entry level, passando da 7.99 e 5.99 dollari al mese. Una mossa forse giustificata dal recente incremento dei listini di Netflix negli Stati Uniti, ma anche da un catalogo meno ricco, seppur non privo di produzioni cult come “The Handmaid’s Tale”.
Secondo gli analisti statunitensi, Hulu potrebbe aver deciso di scommettere sulla strategia dell’affiancamento. Riducendo a 5.99 il primo livello di abbonamento, permette all’utente di non dover scegliere tra la propria piattaforma e lo stesso Netflix: l’abbonato può sfruttare entrambi i servizi per poco più di 15 dollari al mese e, come facile intuire, a trarne i maggiori benefici è proprio Hulu. Data la forte crescita in casa, infine, gli esperti ritengono che la piattaforma potrebbe ormai essere pronta per un’espansione anche internazionale.