Il team al lavoro sulla piattaforma Street View ha ripercorso il cammino dell’antropologa inglese Jane Goodall, nota per aver condotto importanti ricerche sul comportamento degli scimpanzé all’inizio degli anni ’60. Il risultato è una nuova raccolta di suggestive immagini panoramiche a 360 gradi caricate su Google Maps, da esplorare stando comodamente seduti di fronte al proprio monitor con un click.
Gli scatti sono stati effettuati con l’ausilio del Trekker, ovvero lo zaino hi-tech da 18 Kg equipaggiato con 15 obiettivi fotografici, utilizzato dal bigG per immortalare tutti quei luoghi in cui non è possibile accedere con mezzi a due o quattro ruote. Ecco un estratto dal post pubblicato sul blog ufficiale di Mountain View da Allie Lieber.
Nel 1960 Jane Goodall è sbarcata in quello che oggi si chiama Gombe National Park, in Tanzania, con un binocolo di seconda mano e un blocco per gli appunti. Aveva 26 anni e si trovava lì per osservare e documentare il comportamento degli scimpanzé nel loro habitat naturale. L’estate scorsa, dopo aver preso quattro aerei e una barca, sono arrivato sulle rive del lago Tanganyika. Ho seguito lo stesso percorso della dott. Goodall durante le sue ricerche. Ora, grazie alla partnership tra Google Maps, il Jane Goodall Institute e il Tanzania National Parks ora potete fare altrettanto.
L’area è oggigiorno conosciuta come Gombe National Park, nel territorio della Tanzania. È il parco più piccolo del paese africano, con una superficie di soli 52 chilometri quadrati. Lo attraversa il torrente Gombe, vicino alle rive del lago Tanganyika. Originariamente era una zona di foresta tropicale, ma oggi è circondato da campi di manioca, piantagioni di palma da olio e insediamenti umani. Il parco è stato istituito nel 1968, proprio in seguito alle ricerche condotte da Goodall, con l’obiettivo di proteggere le migliaia di scimpanzé presenti. Purtroppo oggi ne sopravvivono meno di cento esemplari.