A meno di un mese dall’inizio delle operazioni per la mappatura del territorio indiano a livello stradale, l’azienda di Mountain View si è vista costretta a parcheggiare temporaneamente le proprie Google Car, a fronte di una formale richiesta avanzata dalla Polizia di Bangalore. Ancora mistero sulle motivazioni che hanno spinto a una simile decisione, anche se considerati i precedenti del servizio Street View, non è da escludere la possibilità che alla fonte dello stop vi siano dubbi sull’effettiva tutela della privacy.
Dopo aver ricevuto il via libera dalle istituzioni, Google aveva iniziato a fine maggio la sua titanica impresa finalizzata a scattare foto panoramiche alle principali (e talvolta poco praticabili) strade dell’India, con l’obiettivo di inserire poi le immagini del paese nell’immenso database di Street View su Google Maps.
Una scelta dettata dall’esigenza di non perdere terreno nei confronti della concorrenza, soprattutto in un territorio che sta facendo registrare una forte crescita dal punto di vista economico, e che può offrire interessanti spunti per il business del motore di ricerca californiano.
L’azienda deve però accantonare il progetto, almeno fin quando non verrà fatta luce sulla questione e tolto il divieto di far circolare le Google Car. Per il momento bigG si è limitata a confermare lo stop, attraverso la dichiarazione di un portavoce, senza entrare nel dettaglio delle sue ragioni. L’ipotesi più accreditata, come citato in apertura, riguarda comunque la possibile violazione della privacy dei residenti o degli stranieri presenti sul territorio indiano.