Per circa 88 milioni di anni l’isola del Madagascar è sorta al largo della costa sud-est dell’Africa. Dalle foreste tropicali dell’entroterra, casa dei lemuri con la coda ad anelli, alle mangrovie sulla costa, l’isola è abitata da alcuni dei più inusuali e delicati ecosistemi sulla Terra.
La nuova raccolta di immagini panoramiche a 360 gradi pubblicata dal team di Google Maps sulla piattaforma Street View è dedicata al Madagascar. Il paese africano, noto ai più piccoli soprattutto per la serie di film d’animazione realizzata da DreamWorks, può essere visitato stando comodamente seduti di fronte al monitor oppure attraverso il display touchscreen di smartphone e tablet.
È l’occasione perfetta per immergersi nell’atmosfera unica creata dal contrasto fra la silhouette dei caratteristici baobab e il cielo terso, per osservare le suggestive scogliere nell’area del Karambony oppure per imbarcarsi alla volta di una fitta foresta di mangrovie. Tutte le immagini sono state scattate con l’ausilio del Trekker, un particolare zaino da 18 Kg equipaggiato con ben 15 sensori fotografici in grado di immortalare tutto ciò che si trova intorno al punto di osservazione.
Ora, per la prima volta, grazie al programma Trekker Loan realizzato in partnership con l’organizzazione Blue Ventures impegnata nella conservazione dell’ambiente, il Dipartimento dell’Acqua e delle Foreste (Università di Antananarivo), il Ministero della Cultura e il Madagascar National Parks, potete intraprendere un viaggio virtuale sull’isola con Street View in Google Maps.
Situata nell’oceano indiano, il Madagascar è un’isola che si trova al largo della costa orientale africana, di fronte al Mozambico. Ospita il 5% delle specie animali e vegetali di tutto il mondo, l’80% delle quali sono endemiche. A caratterizzarne la biodiversità è la presenza di specie come i lemuri, oltre 250 rane differenti, camaleonti e i baobab che è possibile ammirare nell’immagine di apertura. La lingua ufficiale del paese è il malgascio, ma l’intera popolazione parla correttamente anche il francese a causa del passato coloniale.