Italiani stressati per colpa del lavoro? Sembrerebbe proprio di sì, almeno stando ad uno studio condotto da SCS Consulting che dipinge un quadro della realtà lavorativa nazionale non certo edificante.
A quanto pare, di “stress da lavoro” soffrirebbero 9 milioni di nostri connazionali, precisamente il 41% del totale, ben al di sopra della media UE (22%) e superiore perfino alla Gran Bretagna, alla Germania e alla Francia, ovvero gli altri paesi in cui lo stress lavorativo è a livelli superiori alla media europea.
Un problema sociale, non si discute, ma anche un problema economico, dato che lo stress è una delle principali cause dell’assenteismo dal lavoro, con relativa conseguente perdita di giorni lavorativi e con un sensibile calo della produttività generale.
Un problema che molto spesso è comune anche nell’ambito del lavoro nel settore IT, dove molto spesso i rigidi tempi di consegna di alcuni lavori e un ambiente lavorativo non sempre stimolante obbligano i lavoratori ad un carico di stress non di poco conto.
Un problema per cui, a quanto sembra, il mondo istituzionale sta prendendo provvedimenti, con la dichiarata intenzione di recepire pienamente la normativa relativa ai rischi da stress sui posti di lavoro messa in atto dall’Unione Europea.