Il design liquido dello Studio Display TFT da 17 pollici, definito dal case in policarbonato trasperente e grigio alluminio, suggerisce quella qualità costruttiva e tecnologica alla quale, sicuramente, Apple tende.
Promessa mantenuta in quanto l’impegno speso nella forma equivale a quello speso della sostanza.
Questo schermo TFT a matrice attiva è in grado di riprodurre i colori con grande precisione, ciò grazie al contrasto di 350:1, a una risoluzione massima di 1280×1024 pixel e a un formato di 5:4.
Le dimensioni sono compatte e permettono un notevole risparmio di spazio rispetto a un monitor “tradizionale”: 17,5 cm di spessore per circa 44 cm di lunghezza e 43 di altezza. Il peso è prossimo a 6,6 kg.
Si appoggia alla stampella posteriore in un modo che ricorda il “cavalletto di un pittore”.
Nella parte posteriore è presente un doppio ingresso USB.
Lo Studio Display adotta l’Apple Display Connector (ADC), cioè la soluzione proprietaria di Apple per trasportare il segnale video digitale, l’USB e l’alimentazione in un solo cavo. Questo sicuramente comporta un fastidio per chi non ha un computer compatibile, risolvibile con l’acquisto di un’adattatore.
Questo monitor non è certamente l’ultimo nato, tanto che anche nell’Apple Store non è più presente. Ma comunque mantiene sempre il suo fascino.