Wikipedia traduce così l’inno nazionale del Sudafrica:
Dio benedica l’Africa
possa la sua gloria innalzarsi
ascolta la nostra richiesta
Dio, benedici noi, i tuoi bambini.Dio, ti chiediamo di proteggere il nostro paese
intervieni e poni fine a tutti i conflitti
proteggici, proteggi il nostro paese,
proteggi il Sudafrica, SudafricaDal blu dei nostri cieli
dalle profondità dei nostri oceani
sulle nostre eterne montagne
dove risuona l’eco fra le roccerisuona il richiamo a unirci
e uniti saremo forti
lasciaci vivere e combattere per la libertà
in Sudafrica, nella nostra terra.
In queste parole emerge con forza lo spirito che trasuda da ogni volto, ogni bandiera ed ogni evento che in questi giorni ci arrivano tramite le televisioni. Il Sudafrica ha un’occasione unica: far conoscere al mondo intero la propria storia, il proprio spirito, il proprio significato.
Il Sudafrica è oggi l’esempio di quanto il mondo possa cambiare in fretta, volendo. Da inferno della segregazione razziale, il paese è sbocciato in simbolo di unione, integrazione e speranza. Oggi la speranza gira attorno ad un pallone e porta nelle stesse strade persone di tutto il mondo.
Mandela è stato liberato nel 1990. “Nkosi Sikelel’ iAfrika/Die Stem van Suid-Afrika” è inno nazionale riconosciuto appena dal 1997.
E se altri inni nazionali incuriosiscono, Wikipedia offre un elenco completo di schede sugli inni di tutto il mondo. Per riascoltarne qualcuno è invece a disposizione la collezione in formato MIDI de labandiera.com.
Sarebbe un peccato non sfruttare eventi come il mondiale per arricchire la propria cultura personale nutrendo la naturale curiosità con nuove query e nuove informazioni.