La ristrutturazione societaria andata in scena lo scorso anno, oltre a portare alla nascita di Alphabet come parent company che raccoglie tutte le attività del gruppo di Mountain View, è stata accompagnata dalla nomina di Sundar Pichai ad amministratore delegato di Google. Oggi il suo nome entra di diritto nella lista dei dirigenti d’azienda più remunerati di tutti gli Stati Uniti, al primo posto se si prendono in considerazione i CEO.
Un documento ufficiale svela una nuova assegnazione a suo titolo di 273.328 azioni dell’azienda, per un valore complessivo pari a 199 milioni di dollari. Un premio per quanto fatto finora, tanto da consentire un sorpasso in termini di capitalizzazione nei confronti di Apple. Il valore complessivo dei titoli Alphabet attualmente detenuti da Pichai sale così a 650 milioni di dollari. Una cifra enorme, comunque ancora ben distante da quella dei due co-fondatori Larry Page (34,6 miliardi di dollari) e Sergey Brin (33,9 miliardi di dollari). Il chairman Eric Schmidt, uno degli altri nomi più noti dell’universo bigG, è invece “fermo” a 3 miliardi di dollari.
Il riconoscimento attribuito al CEO ha un valore superiore rispetto ai 187 milioni di dollari che la società ha deciso di corrispondere al fisco britannico per chiudere una controversia sulle imposte non versate nel corso di un decennio. Una stretta di mano, tra l’altro, già finita nel mirino della Commissione Europea che non ha escluso l’ipotesi di avviare un’indagine in merito.
Pichai non è l’unico dirigente Google ad aver ricevuto oggi un importante riconoscimento, in termini economici. A Ruth Porat, dal marzo scorso nuovo CFO (al posto di Patrick Pichette) sono state assegnate azioni per un valore complessivo pari a 38 milioni di dollari. Diane Greene, co-fondatrice di VMWare e attualmente a capo della divisione al lavoro sulle piattaforme cloud, ha invece ricevuto titoli per 42,8 milioni di dollari.