Google lo ha già messo nero su bianco tempo fa: il machine learning cambierà il mondo. Il numero uno del gruppo, Sundar Pichai, ha ribadito il concetto nei giorni scorsi con un’intervista rilasciata a Kara Swisher di Recode e Ari Melber di MSNBC, in cui paragona l’importanza dell’intelligenza artificiale a quella di altre scoperte e innovazioni tecnologiche che hanno cambiato per sempre la storia del genere umano, come il fuoco o l’elettricità.
L’intelligenza artificiale è una delle cose più importanti sulle quali l’umanità sta lavorando. È più “profonda” dell’elettricità o del fuoco.
Paragoni altisonanti, utili però a capire come l’IA, in modo simile a quanto avvenuto in passato con l’energia elettrica e con il fuoco, possa risultare utile e al tempo stesso costituire una potenziale minaccia se non gestita in modo responsabile. Non è un caso se già un paio di anni fa DeepMind, la divisione di bigG al lavoro sui progetti di intelligenza artificiale, abbia manifestato il bisogno di introdurre una sorta di pulsante d’emergenza, un metodo a cui ricorrere in situazioni di potenziale pericolo per interrompere in qualsiasi momento l’operato dei sistemi intelligenti. Così prosegue Pichai.
Il fuoco è una cosa buona, ma può anche uccidere le persone. Abbiamo imparato a gestirlo per il bene dell’umanità, ma dobbiamo anche fare i conti con i suoi aspetti negativi.
Una visione condivisa anche da un’altra mente eclettica come quella di Elon Musk. Detto questo, i progressi legati allo sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale consentiranno, sempre secondo il CEO di Google, di trovare ad esempio una cura per il cancro e per altre patologie per le quali oggigiorno non esistono terapie efficaci o prive di rischi. Un obiettivo che il gruppo di Mountain View insegue attraverso l’impegno della divisione Verily, la cui attività si concentra proprio sulla ricerca in campo medico.