Agli inizi degli anni ’60, la Kodak avviò la progettazione di una nuova pellicola per cineprese, adatta sia all’uso professionale che a quello amatoriale.
Fino a quale momento venivano usate pellicole a 16 mm, chiamate Doppio 8, che seppur fornivano buoni risultati erano certamente molto complicate da utilizzare.
Nell’Aprile 1965 venne presentata per la prima volta la pellicola Kodak Super 8mm. Molto differente dalle precedenti, era racchiusa in un caricatore (che consentiva un montaggio anche in ambienti molto luminosi). La perforazione laterale della pellicola era piccola, in modo da ottimizzare lo spazio sugli 8mm e da ottenere un fotogramma il 50% più grande di quello delle pellicole precedenti.
Le prime bobine Super 8 vennero commercializzate senza la banda magnetica per l’audio, in seguito vennero aggiunte due strisce di nastro magnetico, una sopra da 0,8mm e una sotto da 0,45mm per la registrazione dell’audio. La prima, destinata a contenere la colonna sonora, la seconda, pensata come pista di compensazione (cioè serviva a mantenere lo spessore della pellicola identico da entrambi i lati) in seguito venne adoperata prima come pista audio secondaria poi, con lo sviluppo delle cineprese, servì a permettere la registrazione stereofonica a due canali.
Aveva però alcuni difetti, in primis il nastro non era stato realizzato solo per riprese con luce artificiale, il che rendeva obbligatorio l’utilizzo di particolari filtri cromatici durante le riprese diurne. Un altro difetto era la presenza, all’interno del caricatore, di un pressore in plastica, il che creava diversi problemi con le cineprese prodotte sino a quel momento perché il pressore era in acciaio e già incorporato nelle stesse. Un altro problema il caricatore lo dava quando si cercava di realizzare una dissolvenza incrociata, in quanto non permetteva alla cinepresa di svolgere la pellicola a ritroso, solo quest’ultimo difetto venne risolto grazie all’ingegnosità dei produttori di cineprese.
Durante gli anni ’80 e ’90 il Super 8 venne ritenuto “obsoleto” in seguito all’introduzione delle videocamere digitali. In quest’ottica le case produttrici di pellicole iniziarono a ridurre la produzione.
Ultimamente, grazie anche a migliaia di cineamatori, le richieste di pellicole sono aumentate e in particolare la Kodak ha ripreso a promuovere il Super 8, inserendolo nel listino professionale e visto il crescente interesse ha iniziato anche a distribuire nuove “emulsioni” delle pellicole Super 8.