Circa un anno fa, i ricercatori della Rice University avevano sviluppato un metodo per produrre grafene utilizzando un laser controllato dal computer. La tecnica è stata più volte migliorata fino ad ottenere un laser-induced graphene (LIG) che potrebbe essere impiegato per realizzare microsupercondensatori flessibili per dispositivi indossabili. L’energia immagazzinata è superiore a quella dei condensatori tradizionali e la densità di potenza è due ordini di grandezza maggiore rispetto alle comuni batterie.
I normali condensatori accumulano energia e la rilasciano molto velocemente, a differenza delle batterie agli ioni di litio che impiegano molto tempo per la ricarica e rilasciano l’energia quando serve. I microsupercondensatori della Rice University offrono una velocità di carica 50 volte maggiore delle batterie e si scaricano molto più lentamente dei condensatori tradizionali. La capacità è di 934 microfarad, mentre la densità di energia è pari a 3,2 milliwatt per centimetro cubo. Secondo i ricercatori, la loro durata è praticamente infinita, in quanto possono essere piegati ripetutamente oltre 10.000 volte.
Il LIG è stato ottenuto riscaldando con un laser controllato dal computer un foglio di plastica in poliimmide e lasciando intatto lo strato superiore di carbonio. Ciò che rimane è una forma di grafene. I ricercatori hanno quindi trattato il LIG con biossido di manganese mediante elettrodeposizione e ricavato gli elettrodi positivo e negativo.
Attualmente i microsupercondensatori possono integrare le batterie ad alta potenza, ma in futuro potrebbero sostituire completamente la batterie come sistemi di storage che si ricaricano in pochi minuti. La caratteristiche sorprendente è che si tratta di supercondensatori in plastica.