Nel momento della sottoscrizione del contratto sembra tutto semplice: è sufficiente chiamare il call center di turno per avere assistenza commerciale, amministrativa e tecnica. Per i primi due tipi di richieste in effetti spesso si ha risposta alle proprie domande (anche se le tempistiche possono essere più o meno lunghe.
Diverso è invece il caso di chiamate fatte per problemi tecnici (tipicamente guasti al modem e/o router oppure problemi generici di connessione alla linea Internet).
L’operatore nella maggior parte dei casi non è in grado di rispondere alla nostra richiesta e per la policy aziendale non è autorizzato a passarci un tecnico: come fare dunque ad avere il fantomatico supporto?
Le alternative sono due: o troviamo un modo per arrivare a contattare i tecnici del provider oppure ci rivolgiamo a un servizio privato. La seconda alternativa è chiaramente la più rapida e semplice anche se può esserci utile solo qualora il problema sia realmente legato a una nostra configurazione e/o malfunzionamento hardware mentre è inutile nel caso di guasto alla linea e/o problema legato alla fornitura del servizio.
Contattare i servizi tecnici dei provider, invece, è fattibile in modi più o meno diversi: la Telecom per esempio mette a disposizione un numero telefonico dedicato (a pagamento) per i problemi tecnici successivi alla prima navigazione e dopo varie insistenze e solleciti con il call center potremmo riuscire a ottenere l’uscita di un tecnico presto la nostra sede.
Qualsiasi delle due strade decidiamo di imboccare il suggerimento è sempre lo stesso: tentare di descrivere al meglio il problema per ridurre i tempi di individuazione del guasto e conseguentemente i tempi di riparazione.