Come più volte annunciato in questo blog, Intel si appresta a presentare nel corso del quarto trimestre dell’anno la nuova architettura Nehalem.
I primi processori saranno quelli di fascia alta, Bloomfield, per socket LGA 1366, mentre il primo chipset compatibile sarà l’Intel X58.
Con l’introduzione della nuova piattaforma, Intel dà un taglio netto con il passato, introducendo il nuovo bus QuickPath Interconnect che prenderà il posto del vecchio Front Side Bus e fornirà collegamenti diretti tra la CPU e la memoria di sistema. Inoltre, le CPU con core Nehalem saranno le prime di Intel a integrare un controller di memoria triple-channel che consentirà di gestire un massimo di sei moduli DDR3 a 1333 MHz.
Anche nVidia ha intenzione di proporre chipset per processori Nehalem, ma considera troppo costose le CPU Bloomfield. Pertanto si dedicherà allo sviluppo di chipset per i processori di fascia media, Lynnfield, basati su socket LGA 1160, che verranno presentati nel corso del 2009.
I motivi di questa scelta dipendono dalla maggiore semplicità costruttiva delle schede madri socket 1160 rispetto a quelle socket 1366 (e dunque costi minori), oltre alla mancanza di tempo per proporre chipset per CPU Bloomfield. nVidia stima inoltre vendite maggiori per i processori e per le schede madri di fascia media.
Nonostante questo, nVidia ha confermato il supporto della tecnologia SLI anche per il chipset Intel X58. I diversi produttori di schede madri potranno utilizzare il chip nForce 200 che funge da bridge PCI Express, in modo da permettere agli utenti di realizzare configurazioni multi-GPU nVidia. Il supporto alla tecnologia ATI CrossFireX è invece già presente in modo nativo nel chipset Intel X58.
Vedremo se e quali produttori riusciranno a proporre le loro soluzioni in tempo per il lancio della nuova architettura Nehalem.