Surface Go, il nuovo 2-in-1 di Microsoft, è molto difficile da riparare. I ragazzi di iFixit hanno messo le mani su questo nuovo prodotto ed hanno effettuato il consueto teardown, smontando pezzo per pezzo il nuovo Surface Go per scoprirne i segreti costruttivi e valutare il suo grado di riparabilità. La sintesi del lavoro di iFixit è un punteggio di 1 su 10 che evidenzia come il Surface Go sia molto difficile da riparare. Un risultato, comunque, che non stupisce visto che anche il Surface Pro presenta le medesime difficoltà di smontaggio.
Del resto, la ricerca del design e degli ingombri sempre più ridotti fa in modo che i prodotti siano costruiti in maniera sempre più complessa. Meglio, dunque, sperare che il proprio Surface Go non si rompa mai. Aprirlo, infatti, è un’operazione molto complessa. Sebbene la procedura di rimozione del display per accedere alla componentistica interna sia un pelo più semplice rispetto a quella del Surface Pro, l’intero iter risulta essere sempre molto complesso. Per evitare di fare danni all’hardware, infatti, bisogna superare una “barriera” di adesivi che fissano saldamente schermo e batteria. Gli amanti del modding, però, rimarranno delusi. Processore, RAM e SSD sono saldati alla scheda madre. Dunque, nessuna possibilità di sostituzione manuale.
Il Surface Go, inoltre, fedele alla sua natura fanless, non dispone di alcun sistema di dissipazione del calore. Presente solo della pasta termoconduttiva. Il processore Intel Pentium, infatti, scalda molto poco.
Il Surface Go, dunque, si conferma essere un prodotto di estrema qualità costruttività come da tradizione Microsoft. In Italia arriverà dal prossimo 28 agosto a partire da 459 euro nella versione con 4GB di RAM e 128 GB di SSD.
La Type Cover va acquistata a parte.