Surface, i partner di Microsoft non sapevano nulla?

I produttori non conoscevano il nome e le specifiche dei due Microsoft Surface, annunciati lunedì a Los Angeles.
Surface, i partner di Microsoft non sapevano nulla?
I produttori non conoscevano il nome e le specifiche dei due Microsoft Surface, annunciati lunedì a Los Angeles.

Lunedì Microsoft ha fatto ufficialmente il suo debutto nel mercato dei tablet con i due Surface basati su Windows RT e Windows 8 Pro. L’azienda di Redmond però ha già sottoscritto accordi con numerosi partner che presenteranno i loro dispositivi in occasione del lancio del sistema operativo. Per quale motivo, quindi, ha deciso di realizzare direttamente i tablet? In base alle notizie circolanti in Rete, sembra che i produttori siano stati avvisati dell’annuncio solo tre giorni prima.

Microsoft è riuscita a nascondere i dettagli sull’evento di Los Angeles non solo alla stampa, ma anche ai suoi partner commerciali. Secondo le fonti contattate da Reuters, venerdì Steven Sinofsky ha effettuato un giro di telefonate per comunicare poche informazioni sui tablet Surface, senza però specificare né il nome dei prodotti né le caratteristiche tecniche. In sostanza, l’azienda ha mantenuto la segretezza assoluta sui due dispositivi.

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Tuttavia sembra che almeno due grandi produttori siano stati avvisati in tempo. Si tratterebbe di Acer e ASUS, ma su questo punto non è stata fatta ancora chiarezza. Reuters afferma che le due aziende taiwanesi hanno ricevuto notizie sui tablet solo lunedì, mentre un portavoce ha dichiarato a Bloomberg che ASUS era a conoscenza dei piani di Microsoft in anticipo. Stan Shih, fondatore di Acer, ritiene comunque che l’azienda di Redmond non diventerà un produttore hardware.

L’annuncio dei Surface è stato fatto solo per incoraggiare i partner a offrire tablet con Windows 8. Quando verrà raggiunto l’obiettivo, ovvero l’aumento del numero di modelli sul mercato e quindi del market share, Microsoft non realizzerà più i tablet. In pratica, si tratta della stessa strategia seguita da Google con gli smartphone Android della serie Nexus.

Del resto Microsoft non è Apple, per cui potrebbe incontrare molte difficoltà nella gestione della produzione, nella distribuzione dei prodotti e nel servizio di assistenza post vendita. I profitti derivanti dalle vendite sarebbero inoltre inferiori a quelli ottenuti dalle licenze software.

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