Mentre Nokia stava pensando ad un possibile abbandono di Windows Phone, Microsoft aveva iniziato a sviluppare il suo Surface Phone. Le fonti contattate dal portale The Verge confermano dunque quanto trapelato circa un anno fa. Terry Myerson, attuale vice presidente della divisione Operating Systems, era stato incaricato di supervisionare il progetto, in qualità di responsabile della divisione Windows Phone.
Microsoft aveva quindi pianificato l’ingresso diretto nel mercato degli smartphone, come aveva già fatto con i tablet Surface. L’azienda aveva anche realizzato diversi prototipi e avviato i primi test. L’obiettivo era di commercializzare un terminale con il proprio marchio per spingere la diffusione di Windows Phone, nel caso in cui la partnership con Nokia non avesse dato i frutti sperati. Oggi il produttore finlandese possiede una quota di mercato superiore all’80%, ma la diffusione del sistema operativo non raggiunge il 5%.
Con l’acquisizione della divisione Devices & Services, il compito di progettare i futuri smartphone verrà affidato al team che finora ha lavorato per Nokia. Microsoft quindi costruirà in casa i nuovi terminali Windows Phone, sperando di triplicare il market share entro il 2018. L’ultimo modello a marchio Nokia dovrebbe essere il Lumia 1520.
Un’altra fonte conferma che Nokia aveva avviato un progetto, nome in codice Asha on Linux, che prevedeva la realizzazione di smartphone economici basati su una versione personalizzata di Android. Sembra che il produttore non fosse molto soddisfatto dei piani Microsoft relativi alla fascia bassa del mercato. L’acquisizione annunciata all’inizio del mese cancella definitivamente sia il Lumia con Android che il Surface Phone.