Apple Watch è un prodotto interessante, ma non è una rivoluzione del mercato degli orologi. Sembra essere questo il significato di un intervento di Nick Hayek, CEO di Swatch, apparso sulle pagine di Tages Anzeiger, poi rilanciato in inglese dal Guardian. L’universo degli smartwatch, a suo avviso, deve ancora rispondere a diverse questioni aperte, tra cui durata della batteria e privacy degli utenti.
Swatch è un nome universalmente riconosciuto nel mercato degli orologi, per la sua capacità di attraversare indenne i decenni, cavalcare le mode e imbastire nuovi trend di mercato. Già dalla fine degli anni ’90 la società ha sperimentato l’unione dell’universo della Rete con quello degli orologi da polso e, nel 2003, ha lasciato un dispositivo in collaborazione con Microsoft. Con l’esplosione del mercato degli smartwatch, guidata dai successi di Apple Watch, Hayek è voluto intervenire sulla questione:
Apple Watch è un giocattolo interessante, ma non è una rivoluzione. Questi dispositivi consumano tutti molta energia, tanto che non durano più di 24 ore senza dover essere ricaricati. In aggiunta, l’utente immediatamente perde il controllo dei propri dati. Personalmente non voglio che la mia pressione sanguigna e i valori degli zuccheri nel sangue siano archiviati nella nuvola o sui server nella Silicon Valley.
Così come giustamente sottolinea AppleInsider, l’intervento del CEO di Swatch potrebbe riferirsi genericamente all’universo degli smartwatch, poiché Apple Watch non è dotato di nessun sensore per il monitoraggio del glucosio nel sangue. Inoltre, la società di Cupertino ha spiegato più volte nel dettaglio le procedure per proteggere la privacy dall’utente, tanto che i dati sensibili sulla salute sono registrati localmente, e sulla nuvola solo se criptati, nonché accessibili unicamente al proprietario del device.
Nell’intervento, si scorge anche qualche piccola anticipazione sulle strategie di Swatch per un settore sempre più tecnologico e legato alla Rete, per degli orologi che diventano di giorno in giorno più intelligenti. La società pare non voglia presentare uno smartwatch classico, ovvero simile a quelli di altri produttori, bensì integrare alcune feature utili in un prodotto dove la misura del tempo rimanga centrale. Ad esempio, Swatch starebbe sperimentando con la tecnologia NFC, per trasformare il classico orologio in una comoda carta di credito, così da rendere più immediati i pagamenti. Per contro, però, il gruppo non sembra essere interessato a nessuna forma di monitoraggio delle indicazioni di salute del possessore.
Non posso accettare la responsabilità di un mio dispositivo che avverta in tempo un cliente di un attacco di cuore.