Continua il processo di digitalizzazione del vecchio sistema televisivo analogico che vedrà l’Italia, con delle tappe pianificate che vedranno coinvolte di volta in volta diverse regioni italiane, passare progressivamente al digitale terrestre.
In queste ore, il passaggio toccherà a gran parte del territorio laziale ad esclusione della provincia di Viterbo (coperta da ricevitori provenienti da altre regioni e per il momento non interessate allo switch-off). Fin da oggi Roma sta sperimentando lo switch-off.
La Capitale italiana, che diventerà così la prima capitale europea “all digital”, vedrà in queste ore spegnersi il segnale analogico, che ha tenuto compagnia agli spettatori dal lontano 1954, quando partirono le prime trasmissioni televisive, per vedere attivato il segnale digitale, con la promessa (non sempre mantenuta) di una migliore qualità video e di una moltiplicazione dell’offerta che consentirà di arrivare ad avere a disposizione diverse decine di canali digitali tematici gratuiti in più, ma non mancherà la possibilità di abbonarsi alle offerte a pagamento di Mediaset Premium e Dahlia TV.
Le operazioni di switch-off si svolgeranno da oggi e proseguiranno fino al 30 novembre, data in cui il processo di digitalizzazione dovrebbe essere compiuto definitivamente. In dettaglio, ecco il calendario delle operazioni previste: Roma e Provincia, Latina e zona Pontina (dal 16 al 18 novembre); Frosinone (19-21 novembre); Rieti (23-24 novembre); Provincia di Latina meridionale e Isole Ponziane (25-30 novembre).
Merita attenzione l’aspetto puramente pratico del passaggio, il quale, è giusto dirlo, non può essere del tutto “indolore” per la popolazione, soprattutto per quel pubblico meno avvezzo all’utilizzo della tecnologia in genere.
Innanzitutto, per poter ricevere i nuovi canali, sono necessari un decoder digitale terrestre (di cui esistono diversi modelli sul mercato un po’ per tutte le esigenze) o una TV con sintonizzatore digitale integrato, ovvero tutte le TV LCD o Plasma vendute da più di un anno a questa parte, mentre non è sempre necessario modificare o sostituire l’antenna TV.
Normalmente infatti, un normale impianto “terrestre”, sia esso singolo o condominiale, è già idoneo a ricevere tutta l’offerta DTT senza alcuna modifica, un’affermazione che non sempre però è valida per tutti, poiché molto spesso capita che impianti vecchi o che necessitano di particolari modifiche non consentano la visione di uno o più pacchetti di canali digitali (multiplex), con la conseguente necessità di dover rivolgersi ad un antennista.
Durante le ore in cui i tecnici commuteranno i ripetitori per adattarli alla trasmissione in DTT saranno poi necessarie più risintonizzazioni (cioè varie ricerche dei canali) del proprio decoder e della propria TV, questo a causa dei lavori in corso per cui potrebbero cambiare più volte i parametri di ricezione di alcuni pacchetti digitali con la conseguenza che interi mux potrebbero sparire per qualche ora per riapparire in un secondo momento: disservizi fastidiosi ma fisiologici e inevitabili per i quali è a disposizione il numero verde 800.022.000 messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Chiudiamo infine la nostra piccola panoramica con due note: la prima riguarda l’entrata in vigore della nuova numerazione automatica a livello nazionale (LCN), per cui si consiglia a tutti, anche a chi risiede in zone non interessate dallo switch-off, di reinstallare da zero la propria lista canali al fine di avere il nuovo ordinamento numerico della disposizione dei canali sul proprio apparecchio.
La seconda nota invece è relativa a chi avesse problemi a ricevere la TV digitale terrestre, sia per questioni orografiche sia per problemi al proprio impianto. L’alternativa per costoro viene dal satellite, con la piattaforma TivùSat sarà infatti possibile ricevere tutti i canali nazionali digitali tramite l’impiego di una parabola e un apposito decoder, nonché i principali canali FTA del DTT e tutti i canali satellitari gratuiti che trasmettono da Hotbird.