Svelati prezzo, data di uscita e primi giochi disponibili, restano ancora alcuni dubbi da sciogliere a proposito di Nintendo Switch. Oggi si è parlato della memoria interna che potrà essere estesa grazie all’impiego di schede microSD con capacità fino a 2 TB e ora si torna a discuterne per quanto riguarda la risoluzione dei titoli. In particolare, quella di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Il gioco sarà disponibile al day one, dunque dal 3 marzo. La redazione di Digital Foundry ha già avuto modo di provarlo e di trarre alcune conclusioni. La più importante: la nuova avventura di Link, su Nintendo Switch (per la versione destinata a Wii U sarà diverso) girerà a 900p quando la console sarà inserita nel dock connesso al televisore e a 720p quando invece lo schermo verrà estratto dalla sua base per essere trasportato come un handheld. Il framerate, in entrambi i casi, sarà stabile e fisso su un valore pari a 30 fps, assicurando così una buona fluidità del gameplay anche nelle situazioni più complesse.
Al momento non è dato a sapere se questa differenza si verificherà con tutti i titoli del catalogo Switch (forse per garantire un risparmio energetico nella modalità mobile) oppure se si tratta di una caratteristica propria del nuovo Zelda il cui sviluppo, va ricordato, è iniziato negli anni scorsi per Wii U. Non è dunque tutto del fuori luogo parlare di un porting, seppur fatto con tutte le dovute attenzioni. Se ne saprà di più al lancio e nei prossimi mesi, con l’avvento di altre produzioni AAA come Super Mario Odyssey, che con il suo stile sandbox andrà a riproporre una formula già sperimentata con successo in passato dalla grande N con Super Mario 64 su N64 e con Super Mario Sunshine su GameCube.