Le accuse, l’auto-assoluzione di Steve Ballmer, ora i dubbi che tornano: la querelle tra Microsoft e le software house Symantec e McAfee non sembra volgere ancora al termine con le parti ancora distanti circa il giudizio di merito sull’apertura di Windows Vista agli antivirus di aziende terze. McAfee e Symantec avevano inizialmente minacciato una mossa ufficiale presso l’antitrust europea, da cui è giunto immediato il monito a Microsoft. Nei giorni scorsi Steve Ballmer aveva spiegato che molte novità sarebbero state apportate al sistema operativo e che tutte le parti contrarie avrebbero apprezzato.
Sbagliato. Symantec è la prima a sbilanciarsi spiegando che le informazioni fornite in riferimento alla versione 64bit del kernel non sarebbero sufficienti per ardire ad una autentica difesa del cuore del sistema. La promessa sicurezza di Vista, insomma, verrebbe meno proprio in seguito a questa scarsa apertura tanto da rendere il nuovo sistema operativo addirittura meno sicuro di quello attuale.
McAfee oggi fa quadrato con Symantec ribadendone le posizioni e parlando esplicitamente di «fallimento» nel fornire alle aziende interessate le informazioni imposte dalla Commissione UE. Nel mirino, in particolare, il sistema PatchGuard di cui McAfee non avrebbe ricevuto del tutto alcuna documentazione. Il titolo MSFT, dopo una brillante apertura, fluttua con andamento altalenante sulla scia di un NASDAQ in difficoltà dopo settimane di importante crescita.