Con apposita conferenza, Wikileaks ha ufficializzato la pubblicazione di una nuova valanga di documentazioni riservate in questo caso relative alle istituzioni siriane. Inevitabilmente la cosa genererà un forte imbarazzo per il Governo di Damasco, alle prese con una grave crisi interna e con gli strali provenienti dalla comunità internazionale, ma allo stesso tempo mette in luce anche gli interessi che altri paesi hanno intrattenuto con il la Siria prima dell’inizio dei noti problemi degli ultimi mesi.
In tutto Wikileaks ha pubblicato 2.434.899 email provenienti da figure politiche siriane, da ministri e da compagnie correlate, partendo dall’agosto del 2006 fino al marzo 2012 (la dimensione complessiva risulta pertanto 8 volte superiore rispetto al noto “Cablegate“). Ignota la provenienza di tale materiale, i cui contenuti sono però ora pubblici e presto alcune testate affiliate (L’Espresso per l’Italia) porteranno il tutto in pubblicazione con analisi dedicate per capire quali passaggi possano essere importanti per capire a fondo la crisi che il paese siriano sta vivendo.
Tra le varie email comparirebbero alcune missive tra il paese siriano e Finmeccanica per mezzo della partecipata Selex: le email dimostrerebbero il rapporto tra l’azienda italiana ed il regime siriano. Una eventuale dimostrazione del coinvolgimento di Finmeccanica nelle diatribe del paese metterebbe in grave imbarazzo il Governo italiano, dovendo fare i conti con interessi e dichiarazioni di principio che potrebbero in qualche modo scontrarsi sul piano dell’interesse.