Il VoIP approda su Facebook. Il merito, oltre agli ingegneri di Palo Alto, è dell’operatore telefonico T-Mobile, il cui team di sviluppatori ha dato vita al progetto Bobsled: trattati di un’applicazione gratuita, da installare all’interno del proprio account Facebook, per abilitare la possibilità di effettuare telefonate verso altri contatti, anch’essi dotati della medesima applicazione, tramite il social network più famoso del web.
Per utilizzare Bobsled non v’è alcuna necessità di ricordare numeri di telefono o comporre lunghe stringhe di numeri, in quanto alla base del sistema di comunicazione figura la tradizionale chat di Facebook. Nessun vincolo è presente inoltre in termini di connessione: Bobsled è disponibile anche agli utenti che non utilizzano T-Mobile come carrier, ovunque si trovino. L’unic0 requisito richiesto, oltre alla connessione ad Internet, è un microfono con cuffia per comunicare con il proprio interlocutore.
Secondo i dati forniti da un sondaggio condotto proprio da T-Mobile nel corso del mese di marzo, l’88% degli intervistati ha ammesso di gradire la possibilità di poter effettuare telefonate tramite Facebook. Bobsled ha dunque tutte le potenzialità per divenire uno degli strumenti di comunicazione più apprezzati della Rete: in molti, infatti, lo definiscono già lo «Skype killer», soprattutto per la possibilità di avviare telefonate senza dover creare obbligatoriamente un account Skype ed installare un apposito client sul proprio computer. Le chiamate effettuate con Bobsled, basate sul protocollo VoIP, sono indipendenti dalla piattaforma operativa utilizzata.
Attualmente Bobsled è disponibile esclusivamente per PC e Mac. In futuro, però, la società provvederà a fornire apposite versioni dell’applicazione anche per sistemi mobile, Android ed iOS in primis. Nei piani di T-Mobile rientra inoltre la realizzazione di un’infrastruttura per le videochiamate tramite Facebook: se in passato tale possibilità è stata accostata a più riprese a Skype, a farle diventare realtà potrebbe essere invece l’operatore di origini tedesche, che potrebbe così assicurarsi una posizione piuttosto importante nell’economia delle comunicazioni in Rete.