I tablet rappresentano la più importante novità giunta nell’industria tecnologica negli ultimi anni. L’esordio dell’iPad ha siglato infatti la nascita di un nuovo segmento del mercato che da allora ha continuato a marciare su ritmi eccellenti e non accenna in alcun modo a rallentare. La dimostrazione di tale teorema giunge grazie alla società di analisi Forrester, un cui sondaggio mette bene in risalto quelli che potrebbero essere i dati provenienti dal mercato dei tablet nel corso dei prossimi anni, con cifre in continua crescita.
Secondo le previsioni di Forrester, infatti, entro il 2016 almeno 112.5 milioni di cittadini statunitensi avranno acquistato una tavoletta digitale, ovvero circa il 34% della popolazione adulta a stelle e strisce. In Europa la situazione sembra essere destinata a seguire un percorso piuttosto simile: le cifre in questo caso parlano di 105 milioni di utenti con un tablet tra le mani, circa il 30% dei cittadini europei. Supposto che in media ciascun utente cambierà tablet ogni due anni, poi, per il solo mercato statunitense sono previste vendite per quasi 300 milioni di unità nel periodo dal 2010 al 2016.
Numeri, questi, che permettono di comprendere in maniera piuttosto chiara come l’interesse della popolazione mondiale sia in continuo aumento nei confronti di un prodotto che si è dimostrato essere in grado di modificare gli equilibri dell’intero settore tecnologico, minacciando fortemente il settore PC ed in qualche caso accavallandosi con il segmento smartphone. A dominare il mercato, secondo Forrester, sarà ancora Apple con il proprio iPad, almeno per alcuni anni, ed i dati sulle vendite dei tablet di Cupertino mettono bene in luce come tali device siano ormai largamente diffusi non solo nelle nazioni più sviluppate, ma anche in diverse altre aree del globo. In serata verrà peraltro annunciata la terza generazione del tablet, altra occasione per Apple per ampliare la propria penetrazione sul mercato respingendo la forte pressione della concorrenza.
Nel frattempo, però, Android continua a crescere: il merito tuttavia non è da attribuire a produttori quali Samsung o Motorola, da lungo tempo legati a doppio filo al robottino verde, bensì ad aziende come Amazon e Barnes&Noble, le quali hanno consentito alla piattaforma targata Google, sebbene profondamente modificata in base alle proprie esigenze, di poter annoverare dispositivi capaci di raggiungere un buon livello di vendita. ll tutto, spiega Forrester, grazie a prezzi sensibilmente più bassi rispetto alle altre soluzioni in commercio: un fattore, questo, che ha acceso i riflettori su prodotti come il Kindle Fire, capace di raggiungere i 3 milioni di unità vendute nel corso dei primi mesi di vita.
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