Se ad oggi sono diverse le soluzioni tecnologiche in grado di consentire ai non vedenti la navigazione in Rete, quanto proposto dall’Università Politecnica di Valencia vuole letteralmente rivoluzionare l’intero settore. Nella città spagnola è stato infatti studiato un sistema in grado di utilizzare la stimolazione tattile per inviare input ad un utente attraverso un guanto, permettendogli di accedere al Web in maniera innovativa e di comunicare con altre persone in maniera più semplice.
Nasce così TacTic, un apparato sviluppato in collaborazione con Innovatec e Indra, costituito da 26 motori, ciascuno per ogni lettera dell’alfabeto inglese. Presenti inoltre una tastiera, un sistema per la ricarica delle batterie ed alcuni moduli per la connettività wireless. Tali componenti permettono così all’utente di accedere ad Internet per visualizzare pagine Web, leggere documenti, scambiare messaggi con altre persone mediante social network, inviare email e svolgere ogni altra attività normalmente eseguita online.
TacTic è dotato di due interfacce differenti, una per smartphone e l’altra per PC, adattandosi dunque alle esigenze dell’utente. Quest’ultimo riesce a comprendere dunque quanto visualizzato attraverso la stimolazione sensoriale, grazie ai suddetti motori disposti all’interno del guanto che, utilizzando il linguaggio Malossi, comunicano con la persona che lo indossa. Ogni singola informazione presente sul Web può essere trasformata in output sensoriali: anche le immagini, ad esempio, producono stimoli che l’utente può comprendere, consentendo così la visualizzazione di foto presenti sul Web, e allo stesso modo i filmati con sottotitoli possono esser tradotti in azioni dei motori.
Il tutto si completa poi di un sistema di riconoscimento vocale, in grado di semplificare l’interazione con altre persone, ed alcuni strumenti di monitoraggio, capaci di lanciare allarmi qualora lo ritengano necessario. Tale tecnologie è attualmente in fase embrionale ed i ricercatori che ne hanno curato lo sviluppo ritengono siano necessari ancora diversi mesi se non anni di lavoro, ma una volta giunta sul mercato potrebbe rappresentare un importante passo in avanti nella direzione di un Web accessibile a tutti.