Il noto produttore svizzero ha vinto la sua scommessa. Il Tag Heuer Connected si è rivelato un successo, nonostante il prezzo piuttosto elevato (1.350 euro). Dato che non è possibile soddisfare la domanda, il livello di produzione dello smartwatch aumenterà dalle attuali 1.200 unità/settimana a 2.000 unità/settimana. Le vendite online verranno sospese fino a maggio/giugno per dare la priorità ai negozi fisici.
Il Tag Heuer Connected può essere definito come la versione digitale del famoso Carrera analogico. Lo smartwatch possiede un display LTPS LCD da 1,5 pollici (360×360 pixel, 240 ppi) e integra un processore Intel Atom a 1,6 GHz (velocità operativa 500 MHz), affiancato da 1 GB di RAM e 4 GB di storage. Sono presenti inoltre giroscopio, motore aptico, inclinometro e microfono, mentre la connettività è garantita dai moduli WiFi 802.11b/g/n e Bluetooth 4.1 LE. La batteria da 410 mAh offre un’autonomia massima di 25 ore.
La dotazione hardware è quindi simile a quelli di altri smartwatch basati su Android Wear, ma la differenza si nota nella qualità costruttiva e nella scelta dei materiali. Ad eccezione del cinturino in gomma vulcanizzata, tutte le parti dell’orologio sono in titanio: cassa, cornice dello schermo, pulsante laterale e chiusura del cinturino. Il vetro è in cristallo zaffiro e l’intero smartwatch è resistente agli spruzzi d’acqua (certificazione IP67).
Tag Heuer ha dichiarato di aver ricevuto ordinativi per oltre 100.000 unità, quindi la produzione verrà accelerata per soddisfare le richieste. Il produttore svizzero ha promesso inoltre l’arrivo di nuovi modelli con differenti materiali tra fine 2016 e inizio 2017. Sono previste anche versioni in oro e diamanti. Essendo un prodotto di nicchia, il Tag Heuer Connected non può certo entrare nella classifica degli indossabili più venduti, ma il successo ottenuto finora dimostra che esiste un mercato per gli smartwatch di lusso.