Il successo commerciale di un videogioco non va, a quanto pare, sempre di pari passo con il benessere economico della software house che si è occupata del suo sviluppo. Questa è l’unica spiegazione plausibile dietro il massiccio taglio al personale attuato da Rockstar Games nei confronti della sua filiale di San Diego (conosciuta anche come Angel Studios) e che è costato il posto di lavoro a ben 40 dipendenti.
“Si tratta di una misura ordinaria adottata alla fine del ciclo di realizzazione di un gioco, nel processo di transizione dallo sviluppo di Red Dead Redemption ad altri progetti. Ci stiamo assicurando che tutti coloro interessati da questi tagli ricevano i migliori trattamenti”. Rassicurazioni da parte dello studio manager dell’azienda Steve Martin che, con tutta probabilità, saranno di poca consolazione ai diretti interessati.
Al momento, la filiale Rockstar Games di San Diego conferma di non essere già al lavoro sulla realizzazione del successore per l’apprezzato Red Dead Redemption, ma su una serie di contenuti extra scaricabili ad esso dedicati.