Il momento di crisi, come un terremoto, si sta abbattendo probabilmente anche sulle banche. Sebbene non ci siano notizie ufficiali a riguardo, sembra che si stia procedendo a considerare l’eventualità di non rinnovare i contratti per i migliaia di impiegati precari.
Eppure qualche mese fa “Corrado Faissola”, alla due giorni Abi “Human Resources 2008”, dichiarava che
l’andamento non brillante dell’economia italiana di questi anni e le recenti previsioni sulla bassa crescita nel 2008 non frenano la capacità del settore bancario di favorire una tenuta dei livelli occupazionali.
E aggiungeva
le banche hanno saputo offrire lavoro ad alta professionalità a un numero crescente di lavoratori anche di fronte a un contesto di continuo cambiamento dovuto a concentrazioni, ristrutturazioni ed esodi anticipati.
Il caso più evidente, che contraddice quanto appena riportato, è quello di Ubi Banca che sembra sia intenzionata a non procedere alla riconferma dei contratti dei lavoratori precari. Probabilmente, la stessa sorte toccherà a qualche centinaia di lavoratori precari che lavorano per il gruppo Unicredit.
Cosa accadrà veramente? Sarà un effetto a catena?