I possibili rimborsi per aver applicato la fatturazione a 28 giorni senza averne il diritto potrebbero costare agli operatori molti soldi. Di recente, AGCOM ha multato TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb con una sanzione da 1,16 milioni di euro per non aver rispettato la delibera che chiedeva di tornare ad un sistema di fatturazione su base mensile. Questi operatori rischiano anche di dover pagare rimborsi molto pesanti ai loro clienti per restituire quanto richiesto in bolletta senza averne l’autorità. L’Osservatorio SosTariffe.it ha voluto quantificare quanto questi operatori dovrebbero restituire ai loro clienti relativamente agli abbonamenti ADSL o fibra.
Secondo l’Osservatorio, la cifra supererebbe abbondantemente il milione di euro. Per arrivare a ipotizzare questa cifra, l’Osservatorio ha preso in considerazione le offerte attivabili nel 2017 ed il rimborso è stato calcolato tenendo conto solo dei nuovi utenti che hanno sottoscritto un nuovo contratto per la linea fissa con Internet nel 2017. Ogni utente potrebbe ricevere in media un rimborso di 18,83 euro una tantum per il periodo tra giugno 2017 e aprile 2018. La forchetta temporale non è stata scelta a caso in quanto la delibera AGCOM prevedeva l’obbligo, poi non rispettato, di tornare al sistema di fatturazione mensile dal 23 giugno 2017, mentre aprile 2018 è il termine ultimo dato agli operatori per adeguarsi al nuovo sistema di fatturazione come previsto dalla normativa.
A causa della fatturazione a 28 giorni, nel 2017 i clienti ADSL o fibra hanno speso ogni mese 2,09 euro in più. Questo rincaro avrebbe, dunque, portato nelle casse degli operatori circa 130 mila euro in più ogni mese. Su base annuale, il rincaro sarebbe di 26,45 euro, pari ad un guadagno per gli operatori di oltre 1.640.000 di euro.
Se alla fine gli operatori saranno davvero costretti a pagare un rimborso, secondo l’Osservatorio dovranno prepararsi a sborsare oltre 1.168.345 euro solo per gli abbonamenti ADSL e fibra.
Prima di parlare concretamente di rimborsi, comunque, bisognerà attendere anche i risultati del ricorso al Tar presentato dalle compagnie telefoniche.